Inserita in Attualità il 28/08/2013 da Redazione
Futuro scuole provinciali. Il corpo docenti non sta a guardare!
«Indignazione e rabbia sono i sentimenti che albergano fra i docenti delle scuole provinciali trapanesi che fino ad oggi hanno affiancato in silenzio i genitori e gli alunni che rivendicavano i propri diritti, speranzosi in una positiva risoluzione della vicenda, anche perchè rassicurati dalle numerose comunicazioni ricevute dai vari onorevoli e assessori regionali che hanno, almeno in apparenza, caldeggiato la loro situazione sia in relazione al diritto dei ragazzi sia in relazione alla salvaguardia dei posti di lavoro dei settanta docenti che fino ad oggi hanno consentito il regolare funzionamento delle scuole provinciali.
Indignazione e rabbia per le amminstrazione locali, sia provinciali che regionali le quali avrebbero dovuto arginare anni di vessazioni e illegittimità poste in essere a nostro danno, e che invece non hanno mai, in diciasette anni di vita degli istituti, assolto all’obbligo di assunzione a tempo indeterminato dei docenti che da oltre quindici anni ricoprono il medesimo posto vacante, in dispregio, si ribadisce, di ogni normativa. Dal confronto con le scuole gestite dalle altre provincie è risultato infatti che i docenti delle scuole provinciali trapanesi sono gli unici non di ruolo. Nonostante le vertenze, le diffide e una causa ancora pendente dinanzi al Tribunale di Trapani, Giudice del Lavoro, e le reiterate istanze avanzate dai docenti, la provincia ha preferito seguire la strada più semplice quale quella della chiusura assumendo che comunque il diritto allo studio, per garanzia del USP, veniva assicurato a tutti gli alunni. (A tal proposito aggiungeremmo un “forse”)
Non è accettabile che la Regione, che in questi mesi si è proclamata garante dei diritti dei più deboli e dell’affermazione della legalità, nel momento in cui decide di chiudere le provincie, anziché cercare all’unisono con le amministrazioni interessate una soluzione a salvaguardia sia dell’utenza che dei posti di lavoro dei docenti, se ne sia ad oggi lavata le mani, pur essendo a conoscenza che la grave situazione in cui si trovano le scuole provinciali trapanesi scaturisce anche dalle omissioni e illeggittimità poste in essere per anni dalla Provincia Regionale di Trapani.
Noi non ci stiamo e invitiamo sia la Provincia che la Regione a trovare tempestivamente una soluzione positiva. Diversamente riteniamo ci siano tutti i presupposti perchè la Procura della Repubblica avvii un’indagine al fine di accertare se le condotte omissive degli amminsitratori provinciali vigenti e passati integrino la fattispecie dell’abuso o dell’ omissione d’atti d’ufficio.
Non possiamo e non vogliamo ritenere che oggi è ancora il tempo del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa».
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