Inserita in Attualità il 20/11/2013 da Redazione
Trapani: 2014 con più tasse e meno servizi? Con che faccia si chiedono altri sforzi ai cittadini?
L’Amministrazione Comunale condivide le richieste lanciate dall’Anci – l’Associazione Nazionale Comuni Italiani – punta a sciogliere alcuni nodi cruciali come quello relativo all’Imu o alla neonata Service Tax. L’assessore alla Programmazione finanziaria e all’Equità contributiva, Francesco Mazzara, ha ammesso con amarezza: “Se saremo costretti a fare ulteriori tagli alla spesa, stavolta dovremo farli sui servizi ai cittadini”. La faccia dei presenti alla conferenza stampa, o quelle di chi ha avuto notizie di quanto annunciato, è stata più o meno quella del mitico Totò. La foto che "accompagna" questo articolo, molto espressiva, non è stata scelta a caso.
In poche parole, significa solo una cosa: a pagarne le conseguenze sarà sempre solo il cittadino, già martoriato e costretto a raschiare un fondo già raggiunto da tempo. Ma “loro”, i politici, e in primis sindaco e assessori, non si tolgono un euro. Certo, ognuno dei soldi che guadagna ne fa quel che vuole, ma come può un assessore o un primo cittadino, con la sua remunerativa pensione o con il suo redditizio lavoro, chiedere ancora “responsabilità e partecipazione”? A Trapani poi: una delle città più colpite dalla crisi, dove ogni giorno chiude un’attività e la disoccupazione è altissima! Eh no, responsabilità e partecipazione la manifesti la classe politica trapanese, piuttosto!
Che poi, fregiarsi del nome di “primo cittadino” farà anche onore, ma dovrebbe ricordare che si è “primi” anche nel dare l’esempio. Non si può pretendere, come si dice dalle nostre parti, “a utti china e a mogghe mbriaca”.
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