Inserita in Attualità il 22/11/2013 da Redazione
LA RISPOSTA DEI SINDACI PER L’AEROPORTO CONDIZIONATA DALLA SITUAZIONE ECONOMICA?
Le sette fasce di contribuzioni comunali – da coprire col 75% della tassa di soggiorno – dopo una apparente condivisione in sede di riunione in prefettura, sembra siano destinate, da alcuni sindaci, ad un ridimensionamento che non consentirebbe il rinnovo del contratto di servizio con Ryan Air e dunque provocherebbe il ritorno alla desertificazione dell’aeroporto ed al fallimento di tanti imprenditori che sul turismo hanno scommesso con investimenti notevoli.
La risposta dei sindaci al prefetto è prevista per oggi, ma si presume che poco cambierà rispetto a quello che è emerso nelle ultime ore in alcune realtà comunali.
Ma se il territorio non è capace di rispondere ad una richiesta di continuità nei collegamenti aerei del territorio trapanese col Paese e con l’Europa, non si comprende quale sia il ruolo che intendono continuare a svolgere le Amministrazioni locali per favorire lo sviluppo, l’occupazione ed il progresso dei loro paesi.
Ovviamente, tutti attendono che la Regione, socio pubblico di maggioranza assieme alla Camera di Commercio, faccia un passo avanti per giustificare l’acquisizione a costo zero di quel 49% di azioni già in possesso della Provincia.
A questo punto, nessuno si chiede perché il Presidente della Regione ha voluto prendersi quelle azioni che, di fatto, avrebbero dovuto far parte del patrimonio del costituendo Consorzio dei Comuni?
Non sarebbe stato più pratico, ma meno legale politicamente, assegnare quelle azioni ai comuni, in base alle stesse condizioni con cui è stato determinato il contributo per il rinnovo del contratto?
E non sarebbe stato più logico istituire i consorzi e poi sciogliere le Amministrazioni Provinciali?
Forse l’on. Crocetta ha pensato che cancellando le Province il loro patrimonio attivo passa alla Regione, per un lungo periodo di tempo, tanto all’attuale commissariamento ne seguirà un altro, e chissà quanti altri ancora fino a quando non si parlerà più di province e di realtà locali.
Vito Palmeri
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