Inserita in Attualità il 15/01/2014 da Redazione
Erice e “l’emergenza infinita”. Enormi disagi ad ogni fermo del dissalatore
Danni ulteriori per il Comune di Erice, proprietario della rete comunale, secondo Tranchida “gestita dall'inadempiente Eas”; danni non solo ai cittadini ma anche ad operatori commerciali e turistici, spesso costretti a pagare di tasca propria dei costrosi trasporti d’acqua per le proprie cisterne.
Il contenzioso avviato dall'Amministrazione Tranchida dovrebbe vedere in primavera le determinazioni finali del Tribunale di Trapani, con “l'auspicata condanna in danno della Regione a ristoro del Comune di Erice e dei cittadini utenti EAS”.
Tranchida ne ha per tutti, anche per il “collega” di Trapani, Vito Damiano: “Si perpetua l'atteggiamento omissivo e datato del sindaco di Trapani, di già rifiutatosi in precedenza di non ostacolare l'attivazione del ‘by pass’ per l'acqua di Bresciana, pozzi regionali affidatigli anche per sopperire alle esigenze dei Comuni dissalatori dipendenti”.
Che dire, poi, degli “assurdi ritardi” della consegna, a pieno regime, della nuova conduttura del Montescuro, che rispetto al dissalatore dovrebbe garantire la costanza e migliore qualità nell’approvvigionamento idrico? “Sui ritardi vediamo del torbido!”, ha dichiarato il primo cittadino.
“Se l'acqua non arriva e quando arriva è sporca, le responsabilità, plurali, ci stanno tutte e bisogna porvi definitivamente argine – ha dichiarato Tranchida –. Non è giusto che a pagare siano sempre e solo i cittadini ericini e del comprensorio. Confido che il Tribunale di Trapani e la stessa Procura della Repubblica facciano giustizia.
Tranchida conclude duramente: “Chiediamo giustizia esemplare, non solo in sede civile per far fronte ai gravissimi danni materiali e immateriali subiti dalla comunità intera, ma anche in sede penale a fronte di abusi ed omissioni”.
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