Inserita in Attualità il 24/01/2014 da Redazione
Provincia di Trapani: in cinque anni uncidi mila occupati in meno
“Se nel 2008 gli occupati nel territorio erano 133 mila, nel 2012 il numero si è ridotto a 122 mila, con una perdita di posti di lavoro del 10 per cento circa – afferma -. I numeri devono fare riflettere. Devono fare pensare a quali sono le possibili soluzioni da mettere in campo per raggiungere l’obiettivo della ripresa economica del nostro territorio. In questo senso credo che il ruolo del sindacato sia fondamentale, non solo nel recepire quelle che sono le esigenze dei lavoratori, ma anche nel farsi portavoce di tali necessità presso le istituzioni. La Uil, infatti, intende continuare a fare da pungolo ai politici locali, segnalando le situazioni esistenti nel mondo del lavoro trapanese che hanno bisogno di un intervento delle istituzioni. Questo ragionamento va inserito nell’ottica delle proposte che il sindacato fa già a livello nazionale e che mirano a chiedere al Governo l’abbassamento del costo del lavoro, unico strumento utile far ripartire l’economia. Tutelare le imprese vuol dire, infatti, tutelare i lavoratori”.
Per avere un’idea più precisa della crisi economica nel nostro territorio basta passare alle cifre sulla movimentazione anagrafica delle imprese. Confrontando quelli relativi al terzo trimestre del 2013 e al terzo trimestre del 2012 si vede come vi siano 392 imprese registrate in meno (da 47.562 del 2012 a 47.170 del 2013), 449 imprese attive in meno (da 40.613 a 40.164) e come le imprese iscritte siano diminuite di 78 unità (da 594 a 518). Di contro è aumentato il numero delle imprese cessate, dal 524 del 2012 a 562 del 2013.
“Un altro dato da tenere in considerazione – aggiunge Tumbarello – è quello delle ore di Cassa integrazione autorizzate nel Trapanese. Nel periodo che va da gennaio a novembre, secondo le elaborazioni del servizio statistica della Regione Sicilia su dati Inps, il numero delle ore totali autorizzate di Cig (ordinaria, straordinaria e in deroga) si è più che triplicato dal 2006 al 2013. Si è passati da 449.749 a 1.478.998 ore autorizzate. La Cassa integrazione è un ammortizzatore sociale di straordinaria importanza, fondamentale per integrare o sostituire la retribuzione dei lavoratori che vengono a trovarsi in precarie condizioni economiche a causa di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. Consente anche di preservare il valore del lavoro in termini di esperienze e qualifiche maturate che con i licenziamenti andrebbero persi. Tuttavia è chiaro che se cresce il ricorso alla Cig è perché c’è sempre meno lavoro”.
I dati, dunque, sono sicuramente preoccupanti. Tuttavia il segretario generale della Uil Trapani sostiene che non bisogna rassegnarsi a questo stato di cose, ma bisogna lavorare costantemente e con il massimo impegno per risollevare l’economia.
“Per uscire dalla tenaglia della crisi, il cui prezzo più alto viene sempre fatto pagare ai lavoratori, occorre far ripartire gli investimenti, troppo spesso al palo, con dei piani di investimento specifici”.
Due i punti di partenza per il sindacalista: sostenere gli esempi di economia virtuosa già esistenti e promuovere l’occupazione giovanile.
“Per fortuna – dichiara Eugenio Tumbarello – in provincia di Trapani esistono dei settori occupazionali che ci lasciano bene sperare. Il più importante è quello turistico che secondo i dati raccolti dall’Osservatorio turistico regionale ha segnato nel primo semestre 2013 un segno positivo nelle presenze turistiche del 7,2 per cento. Questa situazione positiva deve essere sostenuta e incrementata dalle nostre amministrazioni che devono fornire tutti gli strumenti utili agli operatori del settore affinché si possa lavorare nel migliore dei modi. In questo senso valuto positivamente l’accordo firmato ieri a Roma che consentirà alla compagnia aerea irlandese Ryanair di volare per altri tre anni da Birgi. Un investimento che darà impulso all’economia locale e che sicuramente avrà effetti benefici per diversi settori lavorativi”.
L’occupazione giovanile, infine, è uno dei temi che sta più a cuore alla Uil. “Il momento storico – conclude Tumbarello non è dei più facili. I disoccupati, come detto, sono tanti. Questo, tuttavia, non deve fare perdere le speranze ai giovani che vogliono trovare una prima collocazione nel mondo del lavoro. Chiaramente occorrono opportune riforme istituzionali che come sindacato da anni ci impegniamo a sostenere e continueremo a farlo”.
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