Inserita in Cronaca il 14/10/2013 da Redazione
ALCAMO. MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA E LESIONI PERSONALI: ARRESTATO
La giovane donna rumena che lavora ad Alcamo come badante, infatti, da circa un anno, ovvero da quando il rapporto con il marito si era incrinato a causa delle numerose liti da lui originate a causa del suo stato di ubriachezza, in silenzio, per paura, aveva subito i suoi soprusi, senza mai denunciare, ma sabato sera la goccia che ha fatto traboccare il vaso e dire basta alla donna e porre fine all’ormai divenuta insostenibile condizione di vita a cui era sottoposta giornalmente. Ingiuriata e minacciata più volte, percossa dal marito sino a cagionarle in talune occasioni delle lesioni personali, anche in presenza delle tre figlie minori e tra l’altro senza ricevere alcun sostentamento economico per le necessità di mantenimento sue e della prole, ingenerando così un perdurante stato d’ansia e di paura.
Nella tarda serata di sabato l’ennesima discussione tra i due, l’uomo si era recato sul posto di lavoro della donna, in evidente stato di ubriachezza, ma lei lo aveva rifiutato e così ha scatenato in lui una violenta reazione. Botte e calci, fino a quando la donna è scappata in strada mentre i vicini chiamavano il 112. La pattuglia dei carabinieri arrivata subito sul posto, trovava la giovane donna sconvolta con ferite ed ecchimosi in volto, alla vista dei militari è scoppiata in lacrime ed è riuscita a raccontare tutto. Subito dopo è stata accompagnata in ospedale per ricevere le cure del caso.
Successivamente, i carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno provveduto ad ascoltare tutti i famigliari, i conoscenti, i vicini di casa ed ogni persona che potesse riportare qualche particolare del tormentato rapporto. La raccolta di tutte queste testimonianze ha così permesso di avere un quadro dettagliato della vicenda. L’arresto è uno dei primissimi in Italia dopo che la nuova legge rende obbligatorio l’arresto in flagranza e che permette di assumere in modalità protetta la testimonianza delle vittime.
Tradotto presso la casa circondariale “San Giuliano” di Trapani, N. N. M.è stato ivi ristretto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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