Inserita in Cronaca il 21/10/2013 da Redazione
Sceneggiatura da film? No, accade a Mazara: porta in faccia ai rapinatori!
Il falso finanziere, Antonio Pilato, di 19 anni, ha suonato il campanello della villetta, invitando i proprietari ad uscire fuori e a raggiungerlo al cancello. Nascosti, intanto, due giovani complici, travisati da passamontagna e con la pistola in pugno. La vittima, un uomo, cade nel tranello, e viene presa in ostaggio: i malviventi gli intimano di accompagnarli a casa.
Quando il gioco sembra esser riuscito e stanno per arrivare alla porta d’ingresso, questa viene prontamente chiusa in faccia dalla moglie della vittima.
La donna, infatti, avendo capito cosa stava avvenendo, dopo aver fatto entrare il marito ha chiuso la porta e azionato l’allarme che si trovava all’ingresso di casa. Un vero colpo di scena che non era stato preventivato dai tre, che si sono dati a gambe levate. L’attivazione dell’allarme ha automaticamente messo in contatto l’abitazione con la sala operativa della questura segnalando una tentata rapina a mano armata. Immediatamente sul posto sono arrivati gli uomini della polizia che hanno fatto scattare le ricerche, che mezz’ora dopo hanno portato all’arresto dei tre malfattori.
Così la vittima ha riconosciuto l’unico dei tre che ha operato a volto scoperto, appunto perché si era finto finanziere. Nascosti all’interno del cofano posteriore della sua auto, gli agenti hanno rinvenuto numerosi strumenti utili allo scasso e ad offendere, tra cui un coltello a serramanico e una pistola tipo Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa.
A seguito della perquisizione domiciliare, invece, veniva rinvenuto un vero e proprio arsenale: armi e munizioni, attrezzature idonee alla modifica ed alla alterazione delle armi, tra cui 1 cilindro in metallo filettato verosimilmente un rudimentale silenziatore perfettamente adattato per essere avvitato sull’estremità della canna della pistola marca Beretta rinvenuta nell’auto, e in ultimo dei passamontagna di colore nero.
Dopo le formalità di rito, per i malviventi si sono aperte le porte del carcere di San Giuliano, mentre F.S., minorenne, su disposizione della competente autorità giudiziaria, è stato accompagnato presso il centro di Prima accoglienza del carcere Malaspina di Palermo.
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