Inserita in Cronaca il 24/10/2013 da Redazione
TRAPANI. SEQUESTRATI BENI A GIUSEPPE COPPOLA
Il decreto emesso oggi nei confronti di Coppola, su proposta della Procura distrettuale antimafia di Palermo, dispone il sequestro di attività commerciali, beni immobili e numerosi conti correnti bancari. Il Coppola, già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, era stato condannato nel 2004 per associazione mafiosa per il suo ruolo di imprenditore di riferimento della famiglia mafiosa di Valderice. In particolare, le indagini dell’epoca, corroborate dalle dichiarazioni del collaboratore Vincenzo Sinacori e del commercialista Giuseppe Messina (che si era occupato a lungo degli affari della famiglia Virga), avevano evidenziato i legami personali e societari tra il proposto ed il noto boss trapanese Vincenzo Virga. Coppola, infatti, era inserito nell’assetto societario della nota Calcestruzzi Ericina e della Imea costruzioni, quest’ultima costituita unitamente a Pietro Virga, figlio di Vincenzo. I proventi di tali attività peraltro erano confluiti nella costituzione della società “La piramide” (impresa edile), con cui, sul finire degli anni ‘90, Coppola aveva ottenuto l’affidamento di importanti commesse pubbliche da parte di diverse amministrazioni comunali. Le odierne indagini patrimoniali, svolte dal ROS e dal Comando provinciale di Trapani, hanno accertato la derivazione illecita del patrimonio riconducibile al proposto, regolarmente alimentato con conferimenti di sospetta provenienza. In particolare è stata provata, attraverso fittizie intestazioni, la gestione occulta di società ed imprese, fra cui l’aurum c. s.a.s., appartenente al cognato Vincenzo Lucchese ed operante nel commercio all’ingrosso di oro e argento (compro oro), settore storicamente d’interesse della famiglia Virga.
Tra i beni sequestrati anche l’impresa individuale “il mercatino dell’usato” di Patrizia Cusa, moglie del Coppola ed una villa a Valderice.
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