Inserita in Cronaca il 22/03/2013 da Redazione
Lettera aperta a don Michele Di Stefano
“Padre Michele, ti scriviamo per dimostrare a coloro che ti hanno fatto del male, che noi ti abbiamo voluto bene e che te ne vogliamo ancora. Non c’era nessun motivo per ucciderti, per uccidere una persona meravigliosa come te. Sei stato un uomo che si distingueva dagli altri, per la tua bontà e generosità che riempiva tutti nostri cuori di allegria e serenità. Da sempre hai cercato di aiutare i più bisognosi nonostante non avessi tanto da dare, ma quel poco che avevi, grazie a te diventava molto di più. Per questo ti stimiamo, perché hai avuto il coraggio e la forza di camminare a testa alta superando molti ostacoli e vivendo da solo. Non dimenticheremo mai il tuo sorriso meraviglioso, anche nei momenti meno felici. Non dimenticheremo mai tutto quello che hai fatto per noi, per queste piccole comunità come Ummari e Fulgatore, a cui tu hai dato tanto, rendendo tutti felici. Ti ringraziamo per tutto. Senza di te non ci sarebbero stati quei centri estivi, il momento della preghiera in Chiesa, cantando e divertendoci. Non dimenticheremo, neanche, tutte le manifestazioni, gli spettacoli in onore di Antonino Pace e il Premio Bontà per Giovanna Mastrantonio. Grazie per quello che hai fatto per la nostra scuola, perché il tuo contributo è stato molto valido. Ci mancherà il tuo modo di celebrare la Messa, il tuo modo di far diventare i bambini figli di Dio e di consacrarci la Comunione. Il destino ha voluto che tu un giorno dovessi andare via da noi. Forse per la tua bontà, visto che sei stato ripagato con la morte. Non meritavi questa fine. Immaginavamo che ci avresti lasciato in un diverso modo, forse più tardi, in un letto per la tua avanzata età, ma non è stato così. Non dobbiamo essere tristi, perché tu sei felice in Paradiso, dove ci sono anime buone come te. Devi benedirci sempre, anche da lassù, ne abbiamo bisogno. Padre Michele, grazie di tutto. Riposa in pace, GRANDE UOMO”.
|