Inserita in Cultura il 04/08/2013 da Redazione
Prosegue la manifestazione culturale a San Vito Lo Capo Libri Autori e Bucanvillee
Presentato a San Vito Lo Capo nel angolo di Via Venza per la quattordicesima edizione dei libri, Autori & Bucanvillee il libro di Ninni Ravazza ''Il mare era bellissimo di uomini di barche,pesci e di altre cose'' si è racconta della storia del mare nei tempi passati. Il libro di Ninni Ravazza "Il mare era bellissimo di uomini, barche, pesci e altre cose", un nostalgico amarcord sugli anni in cui i fondali siciliani erano ricchi di pesci e i pescatori erano gli eredi di tradizioni e sapori antichi. Nel corso della serata è stato proiettato anche il documentario di Riccardo Cingillo "Il popolo delle due coste", che racconta la storia dei pescatori della Sicilia e quella di Marocco con le testimonianze dei pescatori di Tunisia e Trapani in nome di un mare il Canale di Sicilia che unisce piuttosto che dividere. La serata si è conclusa con una degustazione di alcuni prodotti di tonnara offerti dalla ''Ittica Capo San Vito'' e organizzata dalla Pro Loco. Ninni Ravazza ha scelto di vivere il mare sopra e sotto, come luogo della vita e dell'anima. In questo libro condivide la sua esperienza con tutti quelli che amano l'acqua salata e i suoi protagonisti, da Ulisse a Corto Maltese, alle sirene, ai pescatori. Si parla qui di tradizioni e dei mestieri (il pescatore, il tonnaroto, il corallaro) che restano nel mito e che sono quasi estinti, di luoghi impregnati totalmente di storia e leggenda. In questo libro viaggiamo dalle isole Eolie a Scopello, da San Vito a Monte Cofano, a Trapani, alle isole Egadi (Favignana, Levanzo, Marettimo) allo Stagnone di Marsala (Mozia), ai banchi di Scherchi confinanti con la Tunisia, fino a Lampedusa. C'è un altro grande mito, però, che attraversa tutto il libro, ed è la giovinezza.
Il documentario “Un mare di tradizioni” nasce con l'obiettivo di promuovere alcuni aspetti del settore ittico, evidenzia le sue inter relazioni con la tradizione, la cultura ed il territorio non solo regionale ma anche internazionale. Il risultato, in forma di documentario e libro fotografico, speriamo possa, a lungo termine, contribuire ad un processo di integrazione economica e culturale tra il territorio siciliano e la Tunisia, attraverso la valorizzazione di alcuni aspetti comuni, non ultimi quelli legati all’aspetto storico documentale e alle tradizioni della pesca. L’idea scaturisce dalla volontà di ridisegnare un percorso virtuale che colleghi la Sicilia alla Tunisia attraverso un’analisi delle attività di pesca locale, settore caratterizzante entrambi i territori, in stretta relazione con le caratteristiche ambientali e con il retaggio storico dei due contesti.
Il progetto è stato realizzato con il contributo del Dipartimento della Pesca della Regione Siciliana
Dario Allotta
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