Inserita in Cultura il 08/01/2014 da Redazione
"Trapani dice NO". Solidarietà ai magistrati trapanesi vittime di atti intimidatori
Associazioni, movimenti, ma anche singoli cittadini, hanno sottoscritto un documento manifesto che intanto vuole essere testimonianza di solidarietà ai magistrati e giudici del Tribunale di Trapani oggetto di intimidazione nel recente periodo: “Chiediamo – si legge nel documento – che le forze migliori delle istituzioni trapanesi siano tutelate affinché queste possano svolgere il proprio lavoro e possano proteggere i cittadini che ogni giorno combattono personali lotte quotidiane di contrasto alla mafia ed alla mentalità mafiosa. Chiediamo che il procuratore Marcello Viola, il pm Andrea Tarondo, il presidente del Tribunale delle misure di prevenzione Piero Grillo, e tutti i magistrati e giudici che trattano procedimenti di criminalità organizzata, appartenenti alla procura e al tribunale di Trapani, che da mesi sono oggetto di atti intimidatori, siano tutelati e non siano lasciati soli”.
Un appello viene rivolto alla Commissione Nazionale Antimafia: “Chiediamo che la Commissione Nazionale Antimafia accenda i suoi riflettori su Trapani dove li fenomeno mafioso ha lasciato e ancora oggi continua a lasciare segni indelebili rimasti indecifrati come: le stragi di Pizzolungo; dei carabinieri della stazione di Alcamo Marina; i delitti del pm Ciaccio Montalto, del giornalista Mauro Rostagno, del giudice Alberto Giacomelli e dell'agente Giuseppe Montalto; il tentato omicidio del questore Rino Germanà. Non meno rilevante e da chiarire in ogni aspetto è la certificata presenza a Trapani dei centri di Gladio. E ancora: a Trapani la loggia segreta e coperta Iside 2 ha oggi suoi eredi e ci ha lasciato perfettamente in carriera molti colletti bianchi, professionisti e appartenenti a certa politica”.
“Noi – si legge ancora nel documento - vogliamo lottare per una città libera da giochi, ricatti, intimidazioni, poteri forti e colletti bianchi. Vogliamo che tutti possano essere liberi di manifestare il proprio pensiero. Vogliamo restituire dignità civile e culturale al territorio di Trapani impegnandoci in prima persona nelle nostre attività quotidiane affinché si passi dal degrado economico, culturale e politico ad un risveglio economico, culturale, politico e democratico. Vogliamo che questo nostro territorio, insieme con il nostro futuro, piuttosto che essere gestito da uomini di successo sia invece vissuto da donne e uomini di valore!”.
All’iniziativa – oltre ad associazioni, comitati, osservatori e realtà del territorio –, hanno già aderito personalità quali, ad esempio, l’ex prefetto di Trapani Fulvio Sodano; l’onorevole Claudio Fava, i senatori Vincenzo Maurizio Santangelo e Pamela Orrù; Elisabetta Roveri, Maddalena Rostagno, Marene Ciaccio Montalto, Margherita Asta; il professor Enzo Guidotto, l’avvocato Giuseppe Gandolfo.
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