Inserita in Politica il 17/05/2013 da Redazione
BONGIORNO NUOVO PRESIDENTE CONFINDUSTRIA
Il neo Presidente, che ha già di fatto esercitato tale ruolo negli ultimi sei mesi a seguito delle dimissioni del suo predecessore Davide Durante, ha scelto di essere affiancato da Filippo Amodeo (Azienda Nino Castiglione s.r.l. di Erice) nel ruolo di Vicario e quali Vice Presidenti Giacomo D’Alì Staiti (Sosalt S.p.A. di Trapani), Vito Pellegrino (Sud Marmi s.r.l. di Custonaci) e Vito Michele Zichittella (Zicaffè S.p.A. di Marsala).
L’Assemblea ha altresì eletto i sette componenti del Consiglio Direttivo:
Vincenzo Adragna (Adragna Alimenti Zootecnici s.r.l. di Alcamo), Giuseppe Canino (CLS Informatica s.r.l. di Marsala), Pietro Foraci (Cantine Foraci s.r.l. di Mazara del Vallo), Fabio Ingargiola (Società di Servizi Giuseppe Ingargiola s.a.s. di Marsala), Gaspare Panfalone (Riccardo Sanges & C S.r.l. di Trapani), Oreste Poma (Telecom Italia S.p.A. – azienda multilocalizzata) Francesco Tumbarello (Polipack s.r.l. di Marsala).
Gregorio Bongiorno ha ringraziato tutti i Colleghi per la fiducia riposta e non ha mancato di ringraziare e ricordare l’ottimo lavoro svolto dal predecessore e amico Davide Durante che ha guidato l’Associazione negli ultimi cinque anni e con il quale hanno condiviso un percorso di rilancio di Confindustria Trapani, reso molto difficile dalla congiuntura economica e da un impegno molto deciso sui temi della legalità e della lotta alla mafia che continueranno ad essere posti tra le priorità dell’Associazione.
Questa la prima dichiarazione di Gregorio Bongiorno:
“E’ una sfida che accolgo con entusiasmo poiché sin da giovanissimo ho partecipato attivamente alla vita associativa e ho già ricoperto il ruolo, fino a sei anni fa, di Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di questa Associazione. Negli ultimi cinque anni ho affiancato Davide Durante nel ruolo di Vicario e non mi spaventa oggi, anzi, sono orgoglioso di raccoglierne il testimone. So che è un momento ancora difficile, in cui le aziende lottano per uscire dalla crisi, in cui la disoccupazione ha raggiunto i livelli più elevati dal dopoguerra ad oggi, in cui l’accesso al credito è diventato una chimera, in cui tutti gli investimenti pubblici sono bloccati, e a far l’elenco sembrerebbe un disastro. Ma l’imprenditore per antonomasia non può farsi scoraggiare, deve prima di tutto credere che una via d’uscita ci sia e deve credere che questa debba essere cercata e non attesa invano”
|