Inserita in Politica il 06/06/2013 da Redazione
IL CONSIGLIO DISCUTE I RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI
Il venir meno del numero legale infatti (12 i Consiglieri presenti al momento della verifica) ha vanificato le quasi tre ore di intenso dibattito che ha caratterizzato l’odierna riunione alla quale ha presenziato una folta rappresentanza dei dipendenti provinciali stabilizzati lo scorso 31 dicembre ed ora direttamente interessati dalla proposta di deliberazione n. 41 del 31 maggio 2013 presentata all’Aula dal Commissario Straordinario dell’Ente. La proposta del Commissario fa seguito alla deliberazione n. 106 del 14 maggio 2013 della Sezione di Controllo per la Regione Siciliana della Corte dei Conti con cui viene chiesta l’adozione di misure correttive per porre rimedio ai rilievi di criticità avanzati dalla stessa Corte dei Conti circa diversi squilibri economico-finanziari, con riferimento anche all’avvio, nel 2011, di procedure di stabilizzazione di personale precario (deliberazione commissariale n. 28 del 16 ottobre 2012), concluse alla data del 31 dicembre 2012 con la stipula di 124 contratti di lavoro a tempo indeterminato a 24 ore settimanali.
Detta proposta di deliberazione, che è stata illustrata all’Aula dal Segretario Generale, Dott. Giuseppe Scalisi, e sulla quale la Commissione Finanze – come comunicato dal Presidente Giammarinaro – non ha espresso alcun parere in quanto ha non ha avuto la possibilità di esaminarla in maniera adeguata, ha sollevato, così come il provvedimento adottato dalla Corte dei Conti, diversi dubbi e perplessità da parte dei Consiglieri via via intervenuti nella discussione (Sucameli, Siragusa, Ortisi, Alagna, Ricciardi, Reina, Daidone, Matteo Angileri, Cucchiara). La richiesta di sospendere la seduta avanzata da quest’ultimo e dal Consigliere Sucameli per potere procedere a taluni approfondimenti, ha indotto il Presidente del Consiglio, Peppe Poma, per potere poi mettere ai voti tale richiesta, a procedere all’appello per la verifica del numero legale (nonostante la contrarietà del capogruppo del PD, Salvatore Daidone) che ne ha attestato la mancanza, con il conseguente rinvio a domani mattina.
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