Inserita in Politica il 12/06/2013 da Redazione
ERICE: SCONTRO TOTALE TRA CONSIGLIERI
Nel pomeriggio la stessa Ciaravino si scaglia contro la giunta con il seguente cominucato:
"E’ tornata la stagione della “mangiatoia politica” ad Erice… Alla fine della storia tutto torna…Lui, il più pulito, il più onesto di tutti, il Sindaco della legalità e della trasparenza, ha svelato il suo vero volto, rendendosi protagonista principale di una della pagine più tristi della storia politica ericina. Questi i fatti, a dir poco scandalosi e oltremodo offensivi per la collettività tutta, registratisi nel corso della seduta consiliare tenutasi nella giornata di ieri. Dopo una mattinata (quasi) del tutto inconcludente, trascorsa a fare “melina”, piuttosto che a produrre atti, alle 15.30 del pomeriggio finalmente il consiglio comunale entra nel vivo dell’attività, procedendo alla trattazione della proposta di deliberazione consiliare avente ad oggetto la modifica del regolamento comunale per l’acquisizione in economia di beni in sevizi, ovvero, tradotto in parole povere, la possibilità di elevare l’affidamento diretto degli incarichi professionali per attività di studio, progettazione, direzione dei lavori, collaudo ed accessori da €. 20.000,00 ad €. 40.000,00. Dopo aver ascoltato il Sindaco illustrare la delibera per quasi un’ora, ho preso la parola, in qualità di Presidente della I commissione, al fine di relazionare sui numerosi punti di criticità riscontrati nella suddetta proposta dai commissari nel corso dei lavori e consistenti, tra gli altri, nella totale assenza di motivazione diretta ad esplicitare le ragioni (non solo giuridiche) che hanno indotto l’amministrazione a proporre l’aumento degli importi per il conferimento dei citati incarichi professionali. Nel corso del mio intervento ho inoltre manifestato la volontà di non approvare l’atto in questione, in quanto in assoluto contrasto con i principi che DA SEMPRE fondano la mia azione politica – e, in teoria, anche quella del Sindaco Tranchida - ovverosia i principi della legalità e della trasparenza che, tradotti nel caso di specie, consistono nella necessità di porre dei limiti alla discrezionalità dell’Amministrazione nella scelta dei professionisti ai quali conferire incarichi, attraverso l’istituzione di appositi Albi. Ho, dunque, ricordato come già nel precedente mandato mi sono fatta carico di predisporre la modifica del Regolamento comunale per l’Ordinamento degli Uffici e Servizi al fine di prevedere, in quella circostanza, l’istituzione di un Albo per il conferimento degli incarichi legali all’esterno, di poi approvato in consiglio - ma mai attuato dagli Uffici – con l’obiettivo di porre un freno ai continui conferimenti degli incarichi legali a professionisti vicini all’Amministrazione adottando, di contro, criteri di scelta imparziali e trasparenti. Purtroppo, la mia dichiarazione, frutto di una libera decisione proveniente da una “mente pensante”, ha scatenato un vortice di offese personali proferite dal Sindaco della Legalità e della Trasparenza alla mia persona e terminate con l’accusa di essere una “testa bacata”…sol perché mi sono permessa di discostarmi dalla scelta dell’Amministrazione di conferire l’ennesimo incarico ad personam… Ma non c’è da preoccuparsi…La Ciaravino ha le spalle larghe e continuerà, nel corso del Suo mandato così come fatto in precedenza, ad operare nell’interesse del territorio, consapevole di non essere né una “Serva sciocca” né una “Utile idiota”, credendo di contro in una politica e in un’azione amministrativa trasparente, legale ed aperta a tutti, senza “Inciuci” e senza compromessi posti in essere a tutela di lobby di bassissimo rango. Rimango convinta, nel ruolo che oggi rivesto all’interno di un Partito, ma soprattutto nel ruolo di rappresentante dei cittadini Ericini che mi hanno voluta riconfermare per un secondo mandato, di tenere fede alla personale volontà di essere prestata alla politica e non fare di essa un utile strumento di posizionamento sociale né lavorativo, FIERA di agire senza condizionamento alcuno.
Lo stesso, invece, non può dirsi per i colleghi consiglieri del Movimento Erice che vogliamo i quali, sempre nella giornata di ieri, hanno dato il meglio di sé, vendendosi “per un piatto di lenticche” ai tre consiglieri dell’opposizione, Giovanni Maltese, Alberto Mazzeo e Cettina Montalto, pur di accaparrarsi due delle tre nomine dell’organo di revisione contabile – dietro la lucida e consapevole regia del Sindaco della Legalità e della Trasparenza e nonostante l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri del PD e del partito socialista presenti in aula (Ciaravino, Cusenza, Giuseppe Alastra e Giuseppe Vassallo). Tutto questo sol perché il gruppo del PD aveva legittimamente chiesto in un precedente incontro con la maggioranza di valutare la possibilità di procedere ad un preventivo sorteggio (tanto auspicato in altre occasioni dal Sindaco) dei revisori dei conti tra i soggetti che ne avevano fatto richiesta. Ed a questo punto della storia la mia “mente bacata” rievoca espressioni usate dal Tranchida in tempi passati…”mazzette e Banda Bassotti, mangiatoie politiche e consiglieri venduti per un piatto di lenticchie …” Ma arriverà il giorno, Sig. Sindaco, in cui dovrà spiegare alla gente cosa c’è di diverso tra la vecchia politica - fatta di mangiatoie e di amministratori venduti - e l’attuale, come da Lei sostenuto, e quel giorno non basterà la Sua riconosciuta loquacità e la capacità di saper portare un maschera di cera per giustificare la contiguità di questa amministrazione con quella precedente (Sanges)...le maschere di cera, si sa, prima o poi, si sciolgono al sole… E alla fine della storia tutto tornerà…"
In serata non si è fatta attendere la replica dei consiglieri Martines e Spagnolo con un comunicato congiunto:" Preso atto di quanto riportato dai mezzi d’informazione, corre l’obbligo morale e non solo politico, di rendere noto a tutti i cittadini una corretta informazione, al contrario di chi sostiene ancora una vecchia logica politica del “gratta e vinci” che non ci appartiene, ma che, di contro, appartiene purtroppo da alcuni rappresentanti politici del PD in seno all’aula consiliare del Consiglio Comunale di Erice. Dare l’assenso ad una proposta di delibera proposta dall’Amministrazione che riguarda la possibilità di ricorrere all’affidamento diretto degli incarichi professionali per la progettazione, la direzione e il collaudo dei lavori per importi inferiori a 40.000 euro, così come previsto dal Decreto legislativo 163/2006 e ss.mm.ii., non vuol dire essere “servi sciocchi” o “utile idiota”, così come affermato dalla Consigliera Valeria Ciaravino a mezzo stampa, ma costituisce un atto di fiducia posto dai rappresentanti dei cittadini verso un’Amministrazione che chiede di avere maggiori strumenti per poter concorrere, in tempo utile, ai finanziamenti di opere vitali per il nostro territorio. Tale norma è stata prevista dallo stesso legislatore al fine di svincolare le Autonomie Locali dalle lungaggini burocratiche, che spesso rendono infruttuose le buone proposte a danno della collettività. Non vera risulta la dichiarazione resa a mezzo stampa dal Capo Gruppo del PD, Consigliere Diego Sugameli, circa la mancanza di un confronto con gli altri rappresentanti della maggioranza per le scelte politiche fin qui adottate, ne cito qualche esempio: • Nomina scrutatori: l’accordo di maggioranza era quello di procedere al sorteggio, ebbene, lo stesso, in seno ai lavori della Commissione Elettorale, furbescamente raggiunge l’accordo con la minoranza consiliare e nomina sottobanco i suoi prediletti; siamo ancora in attesa delle sue dimissioni dalla Commissione Elettorale; • Proposta nuovo Regolamento Commissioni Consiliari: a seguito dell’impegno pubblicamente assunto con i cittadini ericini, i Consiglieri del PD, Diego Sugameli e Salvatore Cusenza non ritengono opportuno firmare tale proposta, venendo meno all’accordo politico assunto nel tavolo della maggioranza. • Nomina Revisori dei Conti: un atto in scadenza per cui non risultava possibile rimandarne la trattazione nella seduta successiva, al fine di non compromettere l’azione amministrativa dell’Ente. Non riteniamo giustificato l’abbandono dell’aula, prima della votazione, dei Consiglieri del PD Simonte e Sugameli e successivamente dei Consiglieri Ciaravino e Cusenza. Se fossero rimasti in aula, ogni gruppo avrebbe potuto concorrere alle nomine, visto che la minoranza, con appena tre voti, ha contribuito alla nomina di un revisore gradito alla coalizione di maggioranza. Pertanto, giudichiamo offensivo quanto reso dalla Consigliera Valeria Ciaravino “…i Consiglieri del Movimento si sono venduti per un piatto di lenticchie…”, non era necessario e non fa parte della nostra cultura politica. Questo non è un atteggiamento consono a un rappresentante dei cittadini che si autodefinisce “mente pensante”, oppure osiamo pensare … “forse anche lei ha grattato e non ha vinto ?” Passiamo ad altro, al nostro piatto preferito, al “Consigliere più bravo di tutti”, al Consigliere Gian Rosario Simonte, che ancora una volta in maniera spregiudicata e politicamente poco intelligente, non trascura di assumere atteggiamenti populistici e fuorviante nei confronti dei cittadini ericini, per cui si ritiene necessario smentire con fondatezza, punto per punto, il suo comunicato. Non vero ci risulta l’intendimento del Presidente del Consiglio Ninni Romano di allargare la maggioranza con la Consigliera del PDL Cettina Montalto. Ad onor di cronaca, dopo l’abbandono del gruppo Consiliare del PD, il Consigliere Simonte si è dimostrato molto intraprendente, dando corso senza successo ad una campagna acquisti in seno ai Consiglieri facente parte del “Movimento Erice che Vogliamo”, con il malcelato scopo di costituire un Gruppo Consiliare. Sulla questione dei revisori dei conti, “inciuci” e nomine varie: il Consigliere Simonte non ha mai fatto proposte di nessun tipo, non appartiene al gruppo Consiliare del PD, ma appartiene al gruppo misto, rappresentato dal Consigliere Mazzeo, all’interno del quale hanno nominato un proprio candidato. Non è un problema nostro e in tutta onestà neanche del PD. Non ha da lamentarsi il Consigliere Simonte sul comportamento assunto dai Consiglieri del Movimento “Erice che Vogliamo”, un gruppo che lo stesso, per ambite aspirazioni politiche, ha abbandonato nelle recenti competizioni politiche, assumendo a riguardo un atteggiamento privo di una degna riconoscenza politica accasandosi legittimamente nel PD. Al riguardo, attendiamo con ansia l’attaggiamento che vorrà assumere il Consigliere Simonte sulla proposta che riguarda l’adozione del nuovo Regolamento delle Commissioni Consiliari, al fine di verificare la sua coerenza verso i cittadini a sostegno di sani principi che valorizzano un impegno incondizionato al servizio della collettività. Noi Consiglieri del “Movimento Erice che Vogliamo” non apparteniamo alle vostre vecchie logiche politiche, ogni atto di accusa privo di fondatezza non farà altro che darci ancora più forza e coraggio per sostenere un programma valido che i cittadini Ericini hanno condiviso, a sostegno di un nuovo percorso di rinnovamento della politica".
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