Inserita in Politica il 12/07/2013 da Redazione

MEDIAZIONE FAMILIARE: TEAM TECNICO ANCHE A TRAPANI

E’ stato questo il motivo dell’incontro avuto con il Presidente del Tribunale di Trapani, Roberto De Simone, che ha accolto e condiviso il progetto, promettendo un ruolo propulsivo nella incentivazione dello strumento della mediazione familiare e nella creazione di "buone prassi" giudiziali anche in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Trapani, finalizzato a ridare funzionalità alla prima udienza di comparizione dei coniugi nei procedimenti di separazione. La casa della mediazione familiare - nata da un’idea del sociologo Riccardo Pellegrino, cultore alla cattedra di Diritto della Mediazione istituita presso il corso di laurea in giurisprudenza del polo universitario trapanese – si propone dunque alle coppie in crisi, non solo come un supporto legale bensì come un servizio di presa in carico di tutte quelle problematiche che gravano sui componenti del nucleo familiare invischiati nel conflitto, attraverso l’opera di figure professionali diverse che lavoreranno dal prossimo autunno in grande sinergia. 

Francesca Evangelista, avvocato e mediatore familiare, nella propria esperienza professionale ha potuto constatare che per affrontare in modo efficace le controversie familiari non è sufficiente una buona preparazione giuridica, risultando altresì necessario mettere in campo competenze professionali provenienti da altri ambiti, quali quello psicologico e sociologico.
Infatti, in materia di famiglia, l’avvocato è chiamato ad assistere le parti nella dolorosa e difficile rielaborazione delle relazioni interpersonali più intime, destinate a non potere essere ridotte ad una mera regolamentazione di “rapporti credito-debito”.
Il servizio di mediazione familiare, attivo già dal prossimo autunno, sarà gestito da un team di mediatori qualificati esperti in discipline giuridiche e socio-psicologiche che aiuterà le coppie a riorganizzare le proprie relazioni familiari attraverso soluzioni specifiche e personalizzate per i singoli casi, garantendo tempi ridotti, costi certi, di gran lunga inferiori rispetto a quelli normalmente sostenuti per le separazioni giudiziali.
L’esperienza è la prima nel suo genere, l’altra cosa interessante è che una particolare attenzione sarà, altresì, dedicata alla formazione ed alla diffusione dei metodi alternativi di risoluzione delle controversie, anche detti ADR (dall'acronimo inglese di Alternative Dispute Resolution.