Inserita in Politica il 19/07/2013 da Redazione
ERICE: MARTINES E SPAGNOLO RESPINGONO LE ACCUSE SU BIRGI
La cosa ancor più grave è che esso, ad oggi, non è nelle condizioni di procedere alla ricapitalizzazione entro ottobre, con gravi danni all’economia turistico-alberghiera del territorio. La Ryanair, infatti, potrebbe optare verso altri aeroporti, quali Palermo o Comiso. Una dura sferzata per l’Aeroporto Civile di Trapani Birgi, anche a seguito della presenza di un vettore “low-cost”, ha da sempre costituito e ancora costituisce un importantissimo volano per lo sviluppo dell’economia turistica, non solo trapanese.
Per tali motivazioni, il Consiglio di Amministrazione dell’Airgest, ha di recente avanzato una proposta agli Enti Locali al fine di ricevere un co-finanziamento per la gestione della società.
Al riguardo, si ricorda che il Comune di Erice ha una popolazione al di sotto dei 30 mila abitanti e, per effetto della Legge Finanziaria dell’anno 2008, come modificata con l’art.14, comma 32 della Legge n.122 del 2010, non può acquisire partecipazioni in società di capitali e la stessa normativa impone l’obbligo di dismettere le partecipazioni possedute (es. FuniErice).
Questi i punti di forza sui quali fanno leva i consiglieri ericini del Movimento “Erice che vogliamo”, dopo le polemiche per il voto negativo espresso riguardante un sostegno all'aereoporto di Birgi da parte del Comune, nonché dopo le successive critiche arrivate dal consigliere di opposizione Vincenzo Caico.
A testimonianza che il governo della Città di Erice è particolarmente sensibile nel contribuire alla risoluzione di tale problematica, nella seduta odierna, il Consiglio Comunale ha approvato la proposta avanzata dall'Amministrazione Tranchida intesa a – si legge in un comunicato ufficiale –:
- formalmente sostenere il Commissario Straordinario della Provincia Regionale nell’iniziativa di procedere alla ricapitalizzazione della società aeroportuale a copertura delle perdite di esercizio ultime registrate, data la rilevanza strategica della presenza dell’aeroporto di Birgi come sopra richiamato, per rimarcare l’importanza della decisione ed a “rafforzare” il percorso della Provincia Regionale;
- fare espressa richiesta al Governo della Regione di contribuire con finanza pubblica al sostegno e valorizzazione dello scalo aeroportuale trapanese, così come per l’eventuale sostegno a quello di Comiso;
- trasmettere la presente deliberazione anche alla deputazione regionale trapanese oltre che agli organi di Governo Regionale.
In replica ai comunicati resi dallo stesso Consigliere Vincenzo Caico, si vuole rappresentare e ribadire che la coalizione di maggioranza trova larga intesa in favore di una politica seria, ed adottando atti legittimi, rivolta al sostegno dell'Aeroporto di Birgi, infrastruttura indispensabile per lo sviluppo economico, non solo del nostro territorio, ma dell'intera Sicilia.
“Proprio in considerazione di tanto, si ritiene assolutamente inverosimile che il Governo della Regione continui a nicchiare, rischiando di far chiudere l'aeroporto, al pari, che un Consigliere comunale invece di difendere dall'ennesima tassa ‘salva aeroporto’ che diversamente avrebbe ad incombere sui nostri cittadini, dia l'impressione di tifare in tale direzione pur di far un dispetto alla moglie!” – hanno tuonato dalla Vetta.
“Non possiamo pertanto esimerci di ricordare al Consigliere Vincenzo Caico che oggi in aula, nella trattazione della suddetta delibera, si riscontrava, con rammarico e incredulità, la quasi totale assenza del gruppo dei socialisti: ‘la cosa ci ha stupito... Ma non troppo’. Peccato, sono state dette cose abbastanza interessanti, credo sconosciute allo stesso Consigliere.
Infatti, in data odierna, il Presidente del Consiglio Antonio Marco Romano, avendo partecipato al Forum tenutosi a Custonaci alla presenza di tutti i Sindaci dei comuni dell’Agro Ericino (Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Paceco, San Vito Lo Capo, Trapani e Valderice), nel corso della trattazione che riguardava la delibera sull’Aeroporto di Trapani, riportava all’attenzione dell’aula consiliare i contenuti scaturiti dal confronto tra i vari Amministratori, alla presenza del Commissario Straordinario della Provincia, intesi a condividere una pianificazione strategica territoriale su tematiche prima di competenza della Provincia Regionale di Trapani, apprendendo, al pari, che ad oggi il Commissario Pellos non è nelle condizioni di ricapitalizzare Airgest, atteso che dal Governo della Regione non arrivano le garanzie finanziarie.
In conclusione, si evidenzia che l’atteggiamento assunto dal governo Regionale dimostra un totale disinteresse verso l’aeroporto di Trapani (un’eccellenza infrastrutturale che in termini di sicurezza non ha pari nell’intera Regione Sicilia) e che tale azione di governo non risulta in linea con i provvedimenti adottati dalla stessa Regione e che riguardano l’istituzione delle Zone Franche Urbane; un occasione di sviluppo e di occupazione per il territorio che per farle ‘decollare’, risulta necessario produrre investimenti nel settore dei trasporti, al fine di ridurre le distanze della nostra bellissima isola dal resto del mondo.
L'auspicio pertanto che il Consigliere Vincenzo CAICO, non avendo dubbi che lo stesso ‘viva di luce propria’, per la risoluzione di tale problematica e nell’interesse della collettività, abbia a ‘tirare la giacchetta’ al suo Onorevole di riferimento, ossia l’On. Nino ODDO, intimo, a suo dire, di Crocetta, non ovviamente solo per favorire ripetute passeggiate alla Colombaia di Trapani, atteso che di questo passo si manda a ‘a mare’ un territorio.
Al pari l'auspicio che in coerenza con la trascorsa campagna elettorale, sostenuta da autorevoli e ‘noti’ personaggi della politica locale, oggi politicamente impegnati presso l’Assemblea Regionale e il Senato della Repubblica, e che hanno raccolto larghi consensi in terra Ericina e Trapanese, di prendere seriamente a cuore le problematiche che riguardano il nostro territorio con idonee risoluzioni e in assenza di nuove tassazioni, al fine di non far maturare l’idea ai nostri cittadini che dopo le Provincie forse occorre anche abolire le Regioni”.
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