Inserita in Politica il 22/07/2013 da Redazione
Scelta Civica si oppone al parco eolico tra Mazara e Petrosino
Il progetto, portato avanti dalle due società Bbc Power e Tre - Tozzi Renewable Energy, prevede l'installazione di 48 pale eoliche a circa 2 miglia dalla costa fra Capo Feto e punta Biscione, sulla costa petrosilena; l’estensione del progetto interessa una superficie di circa 40 km/q e, oltre alla realizzazione degli aerogeneratori emergenti dal mare per 150 metri e posizionati a profondità batimetriche variabili dai 19 ai 40 metri, e coinvolge la realizzazione dei relativi cavidotti in atterraggio sulla costa di Petrosino. “Sul progetto – affermano gli esponenti siciliani di Scelta Civica – sono state espresse fortissime critiche delle locali associazioni di tutela dell’ambiente, nonché dalle associazioni di pesca e pesca subacquea di Marsala e Petrosino, a causa del devastante impatto ambientale che un tale progetto inevitabilmente comporta determinante, sia per le imponenti strutture degli aerogeneratori e il funzionamento, sia per i cavidotti di asservimento in atterraggio sulla costa. Risulta opportuno ricordare che l’area su cui maggiormente impatterebbe il progetto è lo specchio d’acqua antistante Petrosino, un’area inclusa nei siti di interesse comunitario (SIC) della rete Natura2000, nonché nelle zone a protezione speciale (ZPS) e zone Ramsar. Insistono, infatti, nell’area costiera di Petrosino, le paludi di Capo Feto e Margi Spanò, importanti zone umide tutelate, dal 2011, dalla convenzione di Ramsar; tutta l’area, che si trova vicina alla limitrofa riserva naturale integrale Lago Preola e Gorghi Tondi, rappresenta un patrimonio ambientale di inestimabile valore, in virtù dei caratteristici ecosistemi ricchi di flora e fauna autoctone, nonché in termini di tutela e conservazione della biodiversità; è opportuno aggiungere il fatto che il progetto avrebbe ovviamente un impatto deleterio anche sulla flora e fauna marina. Difatti, i fondali della costa interessata sono ricchi di specie protette, quali la Posidonia oceanica e la Calendula marittima, e al contempo sono caratterizzati da una copiosa e variegata flora che la rende un’area particolarmente pescosa;unanime e condivisa risulta pertanto l’opposizione al progetto da parte dei referenti locali anche nelle istituzioni. Tra i pareri negativi figura quello della Capitaneria di Porto di Mazara, in relazione al fatto che il tratto di mare interessato dal progetto è luogo di riparo di grosse navi in caso di maltempo nel Canale di Sicilia;la stessa amministrazione del Comune di Mazara ha opposto un chiaro veto sul progetto così come attualmente definito, chiedendo che venga realizzato oltre le 4 miglia dalla costa. L’opposizione più forte proviene dal Comune di Petrosino, che subirebbe i maniera più incisiva e devastante le conseguenze della realizzazione del parco eolico. Il Sindaco stesso del Comune ha ripetutamente espresso un parere nettamente contrario al progetto, evidenziando la presenza di inesattezze nello studio di fattibilità fornito dalla ditta, con particolare riferimento alla densità abitativa e alla rilevanza ambientale dell’area interessata, nonché all’incidenza del progetto stesso sulle attività degli operatori della piccola pesca di Petrosino.
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