Inserita in Politica il 05/08/2013 da Redazione
IL CONSIGLIERE MARTINES FA IL PUNTO SULLA CRISI IDRICA DI ERICE
Alla stessa si vuole rivolgere un sincero compiacimento per l’impegno reso anche nelle ore notturne (di cui ne sono stato testimone), al fine di abbreviare i tempi di ripristino e ridurre i disagi ai cittadini dei comuni “dissalatori dipendenti”.Tuttavia, non si riesce a comprendere perché, ogni volta che si verificano delle problematiche connesse alla distribuzione idrica, a farne maggiormente le spese sono sempre cittadini residenti nel quartiere di “San Giuliano”. A memoria, voglio ricordare a tutti, che fino a 15 anni fa, nei casi di emergenza il quartiere di “San Giuliano” veniva alimentato dalla rete idrica della città di Trapani, la stessa tuttora posta in territorio ericino (in via Cesarò per intenderci): i cittadini ericini si chiedono perché tanta ostilità?Ritengo che a cura dell’Amministrazione della Città di Trapani, poteva essere concesso un minimo apporto idrico per ridurre i disagi del quartiere di San Giuliano; l’argomento non riguarda il tanto contestato e la mancata realizzazione “by pass di San Giovannello”, così come disposto dal competente Assessorato Regionale, la soluzione proposta, invece, trova applicazione con delle semplici manovre da effettuare sugli impianti esistenti.Considerato che le competenti autorità debbano esprimersi in materia, non ho competenza e non voglio discutere sulla legittimità delle posizioni assunte dal Sindaco di Trapani, ma rimane l’obbligo di rappresentare a tutti la mancanza di solidarietà nei confronti di altri cittadini governati dalla stessa Regione a Statuto Speciale, evidenziando in merito una scarsa sensibilità anche verso i soggetti più deboli, quali anziani, ammalati e disoccupati che con dramma vivono questa realtà e che non sempre possono provvedere a proprie spese per assicurarsi un bene di fondamentale importanza per la vita. In questi giorni, ho osservato gli svariati interventi resi a mezzo stampa dai nostri deputati regionali, che spesso annunciano proclami ed interventi di ogni tipo (Aeroporto Birgi, Casinò alla Colombaia, tratta ferroviaria TP-PA, contributi per l’agricoltura, misure per la riapertura della caccia, ecc.), nessun intervento si è registrato invece in direzione Erice e Comuni dissalatori dipendenti (Buseto Palizzolo, Custonaci, Valderice, Paceco, ecc.); chiedo alle SS.VV. illustrissime, al di fuori della campagna elettorale, non riserbano alcun interesse per lo stato di emergenza che da tempo si perpetra in territorio ericino, ricorrendo magari ad alzare la voce nelle competenti sedi istituzionali per pianificare validi interventi mirati alla risoluzione delle problematiche legate al fabbisogno idrico di ogni onesto contribuente. Ancora una volta, e non per ragioni di simpatia politica, concordo con l’analisi resa dal Sindaco Giacomo TRANCHIDA, il quale con ogni mezzo si è, e si sta battendo, per reclamare un diritto fondamentale per la vita di ogni cittadino, sostenendo, al riguardo, la necessità di essere riforniti dall’acquedotto di Montescuro e di procedere con solerzia alla sostituzione delle reti idriche nel territorio comunale, al fine di non arrivare alla conclusione che tra qualche mese ad Erice l’acqua ci sarà, ma verrà a mancare l’efficienza delle reti idriche, già fortemente danneggiate dall’aggressività dell’acqua del dissalatore.All’illustrissimo Presidente della Regione, On. Rosario CROCETTA, mi rivolgo, affinchè ponga la parola fine a tale problematica per non costringere i nostri cittadini, quando possono, a mettere le mani al proprio portafogli per assicurarsi un bene primario per la vita. Inoltre, rappresento che l’istituzione della Zona Franca Urbana nel Comune di Erice, mirata allo sviluppo socio economico del territorio, non potrà mai raggiungere gli obbiettivi fissati in assenza di un bene prezioso come l’acqua. Come personalmente appurato in campagna elettorale, On. Rosario CROCETTA la ritengo una persona molto sensibile alle problematiche della gente, pertanto confido in una valida risoluzione delle tematiche esposte."
|