Inserita in Politica il 16/01/2013 da Redazione
Botta e risposta Antinoro vs D'alì-Ernandez
Non abbiamo bisogno di proclami, ma solo di braccia e mani robuste che ci vengano ad aiutare. Di persone di buona volontà che si uniscano agli operatori della Protezione Civile e dell’Area Marina Protetta che, per adesso unicamente, hanno dato il loro contributo a salvaguardia delle coste di Favignana>.
Sono queste le parole che il sindaco di Favignana, Lucio Antinoro, rivolge al Senatore Antonio D’Alì, che in una nota diffusa nelle scorse ora comunica il proprio intervento presso il Ministero dell’Ambiente affinché “curi al meglio la rimozione di ogni danno alle coste delle Egadi”.
<Conosciamo bene la normativa e sappiamo come agire – aggiunge il primo cittadino - il Senatore D’Alì parla come se non fosse uomo di Governo. Venga a Favignana piuttosto, assieme al direttivo locale del PDL, a dare una mano a chi davvero sta lavorando per tutelare il territorio. Ci sono due mila chili di catrame da asportare, e ne abbiamo raccolto solo un quarto>.
<Il Ministero dell’Ambiente non ha finora fornito alcun riscontro formale alla nostra segnalazione e comunque, per legge, la competenza alla bonifica è dell’Amministrazione comunale – conferma il direttore dell’Area Marina Protetta, Stefano Donati –. Quanto finora effettuato si deve esclusivamente alla buona volontà dei cittadini, del Comune e dell’AMP. Stiamo per rivolgere una richiesta al Dipartimento Protezione Civile per farci mandare squadre di volontari. Lo spiaggiamento purtroppo è di dimensioni maggiori, rispetto a quanto percepito all’inizio: è stata colpita anche la costa nord-ovest di Levanzo, a Cala Tramontana>.
Sia per sabato 19 che per domenica 20, intanto, il circolo locale di Legambiente, appellandosi al senso civico di ciascuno, ha chiamato a raccolta i volontari per salvaguardare questo ecosistema unico.
La risposta del sindaco Antinoro dimostra quel che è: un sindaco che non ha la capacità di mantenere un minimo di «bon ton» istituzionale. Ha replicato con una caduta di stile (più che caduta uno "sdirupuni", istituzionalmente parlando), ad una nota del Presidente della Commissione Ambiente del Senato che, per quanto possa stargli antipatico e politicamente distante, è la stessa figura istituzionale cha ha fatto modificare, in senso restrittivo, le politiche di tutela ambientale ed i divieti di prospezione e ricerca di idrocarburi a salvaguardia delle riserve; lo stesso che ha fatto modificare il disegno di legge sulle Aree protette, che ne ridisegna i criteri di fruizione e di funzionamento, anche in chiave produttiva per i territori; lo stesso che ha avviato un disegno di legge per le Isole Minori e sempre per le isole minori un fondo speciale inserito nel decreto di attuazione del federalismo fiscale/perequazione. Ma tutta questa attenzione da parte del senatore d'Alì, al territorio che Antinoro amministra, senza fare distinzioni di ordine politico, evidentemente non basta per mantenere toni almeno educati e civili. La nota del senatore mi pare fosse chiara: era l'ennesimo richiamo alla necessità di "un controllo della navigazione molto più efficace ed efficiente dell'intero Mediterraneo ed in particolare in prossimità delle aree marine protette". In più d'Alì ha ricordato di aver portato il tema all'attenzione della Assemblea dei Parlamenti Euromediterranei. Infine, è questo, forse che ha fatto andare fuori dai gangheri Antinoro, d'Alì sì è permesso di suggerire "una migliore integrazione di attività tra enti gestori ed autorità marittime che appaiono più dedicati a porre limitazioni e controlli ai residenti che non a controllare i pericoli molto più reali e più gravi che possono venire dall'esterno". Non l'avesse mai fatto. La replica: "sbracciati e vieni a spalare catrame con noi". Replica appunto priva di stile istituzionale come spesso gli accade. Ricordiamo al sindaco, nell'interesse delle Egadi, che non si tratta di lite politica ma di emergenza ambientale. Se non ci sono le risposte che egli si attendeva dal Ministero per l'Ambiente le solleciti ed utilizzi, come sponda e sostegno presso lo stesso Ministero, il Presidente della Commissione Ambiente del Senato, anche se di un altro partito. Il coordinatore Commissario Gaspare Ernandez.
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