Inserita in Politica il 05/09/2013 da Redazione
Erice, federalismo demaniale. Occasione da sfruttare?
«Il federalismo demaniale recupera il tempo perduto. Dopo anni che hanno visto susseguirsi una serie di norme che non hanno dato i risultati sperati e che hanno determinato un costo per lo Stato nell’assolvimento degli oneri gestionali e di messa in sicurezza di immobili non più in uso, il recente D.lgs. nr. 69 del 21 Giugno 2013, prevede in tre mesi il passaggio a titolo gratuito degli immobili di proprietà dello Stato ai Comuni, Province e Città Metropolitane.
Si tratta dei cosiddetti “beni trasferibili” dello Stato e in uso al Ministero della Difesa che possono essere trasferiti perché non ricompresi tra quelli utilizzati per le funzioni di difesa e sicurezza nazionale, nonché non funzionali alla realizzazione dei programmi di riorganizzazione dello strumento militare.
Gli Enti avranno tempo dal 1° Settembre al 30 Novembre 2013 per avanzare la relativa richiesta all'Agenzia del Demanio, la quale entro 60 gg. dalla ricezione dell’istanza, dovrà pronunciarsi con esito negativo o positivo.
Nel territorio del Comune di Erice, insistono diversi beni in gestione al Ministero Difesa, non utilizzati per fini istituzionali e che rientrano nella categoria dei “beni trasferibili”, (se ne citano alcuni: Sedime ex Ripetitore in località Pizzo Argenteria; ex Deposito San Giovannello sito in via Vultaggio/via Clemente; sedime ex Centro R.T. sito in Rigaletta Milo; ex Deposito San Giovannello zona vasche, sito in località Roccaforte; ex Serbatoio sito in via Brasile/via Cile; complesso affidato alla Marina Militare sito in viale dell’Aeronautica).
Nel premettere che alcuni dei citati beni insistono in prossimità di aree ad alta densità urbana, al fine di contrastare la cessione delle proprietà dismesse del demanio militare ai privati per favorire il “partito del cemento”, si ritiene necessario promuovere il riutilizzo dei beni demaniali per la realizzazione di opere di pubblica utilità senza trascurare l’opportunità di dotare il territorio urbano di adeguati spazi a verde pubblico, intesi anche come luoghi di aggregazione a scopi sociali e culturali.
Per le suddette motivazioni, nella seduta consiliare odierna si presenta un’interrogazione al Sindaco, per conoscere le reali intenzioni dell’Amministrazione sull’acquisizione di tali beni, in considerazione delle nuove opportunità fornite dal citato “decreto del fare”».
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