Inserita in Politica il 05/09/2013 da Redazione
Erice. La vicenda Rizzi divide tutti
"A seguito del comunicato stampa nel qual'e il piu' famoso animalista del ns. Territorio, proiettato spesso in prima pagina non per le sue attenzioni verso la tutela della salute degli animali, ma solo ed esclusivamente per un suo tornaconto personale ( vedasi episodi ultimi ), ancor piu rimango basito per le dichiarazioni fatte dal Sig. Caporale, presidente nazionale dell'associazione "animalisti italiani onlus" il quale, invece di interessarsi della situazione randagismo in cui si trova il comune di Erice e i comuni limitrofi, ritiene necessario portare in parlamento una interrogazione sul trattamento riservato allo stesso animalista locale da parte di poliZia municipale di trapani e dal servizio veterinario dell'asp, i quali hanno fatto un blitz a casa dello stesso per constatare le condizioni dei 12 cani che TIENE CHIUSI IN CASA...
Lo scopo dell'associazione è di contribuire a diffondere una cultura basata sul rispetto del diritto alla vita di tutti gli esseri viventi ( anche e soprattutto quelli umani ) contro ogni forma di violenza, sfruttamento, prevaricazione. Gli animali sono esseri senzienti, capaci di soffrire, provare dolore e piacere, amare e comunicare, che hanno valore in sé e non perché semplicemente utili agli interessi dell'uomo. Credo che il compito di un buon animalista, per come alcuni si definiscono, sia quello di interessarsi della salute degli animali e non di fare l'avvocato difensore ( di quelli ne abbiamo abbastanza ). Io, da consigliere comunale, ritengo invece di dover difendere il territorio e i cittadini, ormai privi di poter passeggiare liberamente con i propri figli e pertanto, invito il presidente nazionale dell'associazione animalisti, a portare in parlamento la situazione critica e incresciosa nella quale ci troviamo. Ogni sera in via Sant'Anna ci sono circa 30 randagi in condizioni di salute pessime e, a volte in fin di vita per mancanza di cibo e di cure adeguate. Questo deve essere l'obiettivo di un buon animalista, di certo non quello di imbrattare le pagine dei giornali con inutili polemiche e assurdi provvedimenti che ricadono sul territorio e sui cittadini. I volontari della lega del cane di Trapani, al ricovero di Rigaletta, hanno dato anima e cuore per curare i randagi ricoverati, togliendoli dalla strada e spesso strappandoli a morte certa. Il riconoscimento va a loro, loro dovrebbero essere messi in prima pagina per la passione e l'amore dimostrati verso il migliore amico dell'uomo".
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