Inserita in Politica il 11/09/2013 da Redazione
Trapani. Cittadinanza Onoraria: Sodano ringrazia e...rifiuta!
Sodano, infatti, nel corso della discussione ha fatto recapitare un messaggio nel quale ha annunciato di voler rinunciare alla Cittadinanza Onoraria, ferma dal lontano 2005. “In totale libertà e piena consapevolezza – si legge nel messaggio di Sodano – comunico di volere rinunciare a tale ufficiale riconoscimento, ritenendomi pienamente onorato e soddisfatto di quello già conferitomi semplicemente dai cittadini che lo hanno insistentemente voluto e dal ricordo indelebile del mio umile lavoro di servitore dello Stato. […](ATrapani ndr) mi sento fortemente legato per la vita a prescindere da eventuali ufficiali riconoscimenti e niente, ribadisco niente, neppure la negazione di un timbro, potrà influire o alterarne l’autentico valore”. Viene da chiedersi come sia stata possibile e come sia giustificabile un’attesa di ben otto anni; quali siano le vergognose motivazioni che hanno spinto quattro consiglieri ad astenersi dalla votazione della delibera (approvata con 21 voti a favore e 4 astenuti appunto).
Da un lato il pensiero va all’irresponsabilità e incapacità loro e dell'Amministrazione cittadina; dall'altro, sopratutto, si staglia nel cuore e nella mente il forte gesto di Sodano: rifiuta l'onoreficenza da parte del Comune, accetta commosso quella data dei "cittadini trapanesi onesti" – come ha dichiarato e com’è scritto sulla pergamena consegnatagli da un comitato spontaneo, nato appositamente per sostenere questo eroe trapanese –.
Non manca la stoccata ai politici, passati e attualmente in carica, che in questi anni hanno latitato tra stanze d’uffici e scartoffie senza mai conferire il giusto riconoscimento al secondo "prefetto di ferro" che Trapani e la Sicilia tutta abbiano avuto nella loro lunga storia: “La mia decisione – conclude Sodano – trae fondamento dalla non volontà più volte espressa in sede di Consiglio Comunale ma anche al fine di evitare eventuali strumentalizzazioni politiche. Di quanto sopra prego informare il Signor Sindaco di Trapani al quale, sono certo, farò cosa gradita”.
Se durante il fascismo Cesare Mori fu silurato, questa volta, a distanza di anni, con gli interessi, il colpo è stato abilmente rispedito al mittente.
Grazie Prefetto, anche se gravemente malato, il valore della sua dignità non si scalfisce, e ci fa tornare orgogliosi di essere trapanesi. Siciliani. Italiani.
M. A.
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