Inserita in Politica il 12/09/2013 da Redazione
Porto di Bonagia: è solo uno il progetto realizabile
"Sono molto rammaricata dalle continue polemiche di cui si occupano dall’insediamento gli esponenti del PD della nuova amministrazione di Valderice, Sindaco in testa. Più che occuparsi di risolvere le difficoltà che li separano dalla gara di appalto per la messa in sicurezza del porto di Bonagia si stanno allenando a cercare di dimostrare che sono esenti da responsabilità qualunque sia l’epilogo, della serie “noi l’avevamo già detto”.
Andiamo per ordine, se il PD è sicuro che la soluzione proposta del progetto di realizzazione della messa in sicurezza del porto (circa 6 mln di euro) perseguita dall’precedente amministrazione Iovino era ed è tutt’ora sbagliata perché chiedere un ulteriore proroga al Governatore della Sicilia sul finanziamento? Bastava che il Presidente del Consiglio comunale avesse fatto approvare in consiglio comunale convocato ad hoc un nuovo atto di indirizzo per il project financing e la cosa sarebbe finita lì!
Tanto, se la memoria non m’inganna nel project financing i soldi li metterebbero i privati!
Bisogna ricordare che per poterlo fare il Comune doveva essere in possesso della concessione demaniale marittima che non ha mai avuto e che viene concessa su asta pubblica da parte della regione (decreto Burlando).
Tra l’altro la gara del famoso project financing di 41 mln di euro fu sospesa, perché ritenuta illegittima, proprio dalla giunta in cui sedeva il neosegretario del PD Cicala con l’ex Sindaco Blunda quando si accorsero che il Comune non aveva i titoli per farla, cioè gli mancava la concessione demaniale marittima.
Quindi prima il Comune doveva avere la concessione demaniale marittima e poi poter dare in subappalto ad altre ditte la realizzazione dell’opera.
Tra l’altro il Comune doveva dimostrare in sede di gara di avere i requisiti finanziari per la realizzazione dell’opera, in parole povere bisognava presentare una fidejussione di molti milioni di euro che non riuscì a produrla nemmeno la ditta concorrente del Comune!
Quella ditta esclusa fece ricorso al Tar ed anche quest’ultimo dichiarò legittimo l’operato della commissione di gara di rigetto della domanda.
L’unico epilogo che ebbe quella gara voluta dal Comune di Valderice fu che nessuno dei due concorrenti avevano i requisiti finanziari richiesti, e nemmeno i minimi requisiti ambientali dato che essendo la zona portuale in area Sic (Interesse di tutela ambientale UE) non era proponibile la distruzione di oltre 2 ettari di posidonia esistente. In sintesi un inutile perdita di tempo del Comune ed il fallimento professionale degli oltre quattro consulenti nominati.
Qualcuno poi doveva spiegare come poteva essere realizzata una gara di “sub-appalto” con la realizzazione con fondi pubblici oltre del porto anche di un albergo e di capannoni fuori dall’area portuale.
L’Amministrazione Iovino, in accordo con la regione siciliana, ha avuto invece coraggio, puntando a spendere prima i soldi pubblici con la messa in sicurezza e poi lasciando che i privati, in futuro, senza enti pubblici ed in piena autonomia potessero prendersi tutto il tempo di richiedere alla Regione la concessione demaniale marittima e realizzare il completamento del porto compreso il “Water Front”.
Infatti a riprova di quanto detto il Sindaco Mino Spezia smentisce se stesso ed il PD e con nota 21673 del 6 agosto scorso chiede ulteriore proroga alla regione con le seguenti motivazioni: ”la procedura amministrativa che sembrava avviarsi verso una positiva conclusione, con la concreta possibilità di addivenire in tempi relativamente brevi all'indizione della gara d'appalto per l'esecuzione dei lavori, ma…
per cause certamente non imputabili alla Amministrazione Comunale di Valderice, dovute alla paralisi amministrativa dell’Assessorato Territorio ed Ambiente … sembra inesorabilmente allontanarsi … - e nella richiesta il Sindaco Spezia prosegue - ..Di tale paralisi amministrativa, ne è perfettamente a conoscenza il Direttore Generale del Dipartimento Urbanistica e Ambiente dell'ARTA di Palermo Dott. Gaetano Gullo, con il quale abbiamo avuto due incontri (l'11 Luglio ed il 5 Agosto 2013) e pertanto chiede un ulteriore proroga al 30 marzo 2014.
In Sindaco Spezia, così chiarisce tre obiettivi:
1) Conferma la correttezza della procedura perseguita dalla precedente Amministrazione, dichiarando che al Comune non possono essere addebitati alcun ritardo nelle procedure e continua a perseguirla al di là di quello che dichiara in pubblico;
2) Indica quale unico colpevole l’Ass. Reg. al Territori ed Ambiente.
3) Smentisce irrimediabilmente il proprio segretario di partito nonché presidente del consiglio comunale.
L’altro dato è politico, e ben più grave, il Presidente Rosario Crocetta non ha concesso al Sindaco Spezia nemmeno un audizione, ha dovuto fare un appello pubblico al Prefetto di Trapani, anche se con scarsi risultati.
Oggi unico degli onorevoli regionali che dialoga con il presidente Crocetta è l’On. Nino Oddo che se pur evitato nei passaggi istituzionali alla fine è stato l’ex socialista a convincere il Presidente Crocetta di un ulteriore proroga. La sinistra valdericina non lo ha citato nemmeno per un semplice ringraziamento.
Lo faccio io, adesso e pubblicamente, anche se è un mio avversario politico e non condivido minimamente il caos di questo Governo regionale.
Mi auguro che l’On. Oddo così come ha fatto per la proroga del finanziamento e con il contributo dei deputati trapanesi possa seguire con partecipazione quest’ultimo passaggio di nulla osta all’assessorato regionale territorio ed ambiente che ci frappone alla pubblicazione del bando di gara per la realizzazione del porto.
A nulla vale nemmeno una tardiva lettera pubblica di un ex consigliere che ritiene, scavalcando sindaco segreteria politica arrogarsi il diritto di tracciare la linea politica del PD, e scopiazzando in internet tenta di paragonare l’iter del porto di Bonagia a quello di Capo d’Orlando dimenticandosi che là il promotore, non per la realizzazione del porto ma per il suo completamento è stata direttamente una ditta privata e che l’iter di realizzazione risale agli anni 70 tanto da essere definita una delle eterne incompiute della Sicilia ingoiandosi milioni di euro di finanziamenti pubblici (Se ne è occupata anche “Striscia la notizia!).
Ormai non è più un impressione ma appare chiaro che il PD naviga a vista …. E senza porto mi sa che c’è da aspettarsi un naufragio!"
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