Inserita in Politica il 10/10/2013 da Redazione

Trapani, sindacati: inascoltate alcune problematiche

“Fra queste – continuano i sindacati – ci sono le richieste dell’aumento della flessibilità oraria in entrata ed in uscita e la soppressione dei rientri pomeridiani nel mese di Agosto. Incomprensibilmente l’Amministrazione non è interessata a rendere più flessibile l’orario di lavoro, facendo gravare sul personale, il peso della rigidità oraria, non più al passo con i tempi moderni;

A tutto ciò si aggiungono: il blocco dei progetti incentivanti la produttività, in attesa di valutazione per la mancata costituzione dell’Organismo di controllo; Il blocco dei pagamenti inerenti il salario accessorio (rischio, disagio e maneggio valori), il cui esito è legato alla decisione dell’Amministrazione con riguardo al tavolo di contrattazione aperto nel mese di Luglio a seguito dell’adozione della Delibera di G.M. 55/2013; La mancata costituzione del fondo per il salario accessorio e la sua distribuzione che come ogni anno è rimandata al mese di dicembre per le comunicazioni della spesa effettuata a chiusura di anno, sminuendo di fatto il ruolo della contrattazione; “La Riorganizzazione dei Settori e dei Servizi”, concepita senza raziocinio, con scopi che esulano da qualsiasi logica equilibrata per la funzionalità dei Settori e dei Servizi! Tale disorganizzazione è stata infatti la causa delle dimissioni del Dirigente del Sesto Settore, dello smembramento dei Servizi con il conseguente mal funzionamento degli uffici e dell’esodo in massa di un notevole numero di dipendenti verso altre sedi dell’Ente che costeranno alla collettività lo spreco di danaro pubblico per il trasloco degli archivi e di ogni altra cosa utile per l’espletamento degli incarichi affidati. In quest’ottica di caos, chi pagherà le inefficienze che giocoforza ricadranno sui servizi resi all’utenza? Certamente, in questo momento, è solo per l’abnegazione dei Dipendenti del Comune di Trapani che la macchina amministrativa, seppur a stenti, continua a funzionare! Ma al contrario riteniamo che “non tutta la Dirigenza” sia impegnata a dovere, visti i lauti compensi erogati! Ma per quanto tempo si potranno offrire i servizi all’utenza in condizioni organizzative precarie?

Noi saremo vigili in difesa della dignità dei Lavoratori di codesto Ente!

Pertanto, nel ribadire con forza il malcontento dei Lavoratori, chiediamo la convocazione di un urgente tavolo di contrattazione per la definizione delle problematiche attinenti il pagamento del salario accessorio al personale, giusta delibera 55/2013 e la trattazione delle altre problematiche manifestate riservandoci di indire un’assemblea generale dei Dipendenti di codesto Ente”.