Inserita in Politica il 21/10/2013 da Redazione
Il porto di Trapani divide, interviene Cettina Spataro
Leggo con piacere che iniziative portate avanti, dal sen. Antonio d’Alì, in Senato sulla riforma della legislazione portuale, che prevedono il reintegro di Trapani come sede di Autorità Portuale, vengano condivise da senatori di appartenenze politiche diverse.
Il Sen. d’Alì e il Sen. Filippi hanno condiviso questo percorso in 8° Commissione permanente (Lavori pubblici) su due disegni di legge “gemelli”, entrambi deliberati con procedura d’urgenza.
A questa iniziativa tutt’ora in corso, come del resto documentata dagli atti parlamentari, si accoda, oggi, la Sen. Pamela Orrù, alla quale non possiamo che dare il benvenuto.
Il disegno di legge presentato il 15 marzo 2013 dal Sen. Antonio d’Alì, riproduce integralmente quello già approvato nella scorsa legislatura al Senato e poi rimasto incompiuto alla Camera a causa dell’anticipato ritorno alle urne, e segna, un importante elemento di modernizzazione nella materia di regolamentazione e nella previsione di risorse e investimenti in grado di rendere più competitivo un settore altamente strategico come quello portuale.
Credo che l’intera comunità trapanese debba auspicare una conclusione positiva dell’istruttoria parlamentare avviata, che potrebbe ridare una boccata d’ossigeno importante all’economia trapanese. Del resto è sempre stato il “ nostro mare” una delle principali risorse di sviluppo di questo territorio.
Dinanzi a fatti così importanti la rincorsa alla visibilità ha poco interesse, perché i riflettori dovranno essere puntati esclusivamente sulla conclusione positiva di un’iniziativa parlamentare che ci consentirà di poter riavere la nostra autorità portuale.
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