Inserita in Politica il 07/11/2013 da Redazione
TRAPANI. DUE ANNI DI BALBETTIO
Figuriamoci se, in questi mesi di scarsa attenzione al governo della città, qualche amministratore ha pensato alla scarsa qualità della vita, alla crisi che sta distruggendo l’economia della città, al rischio di perdere i collegamenti aerei col resto del mondo, al pericolo che tante rotte navali turistiche vengano cancellate.
Il solo intervento di Trapani per il rinnovo del contratto con Ryan Air è lo stanziamento di 150 mila euro. Per il rinnovo del contratto ne servono molti di più, ma Trapani che riceve i maggiori benefici dal flusso turistico ha messo a disposizione meno di Erice.
Sul porto, direttamente o attraverso i parlamentari di riferimento, non si è intervenuto e nemmeno per il ripristino dell’autorità portuale.
Una città lasciata in balia degli immigrati extra comunitari che, per una manciata di monetine, hanno tolto le erbacce dai marciapiedi, ma non erano attrezzati per estirpare gli alberi cresciuti a margine della carreggiata, specialmente dove da anni si trovano auto abbandonate,senza che nessuno si sia permesso di contravvenzionare (per omissione dell’assicurazione) e di identificare i proprietari o disporre la rimozione.
Il porto, il cui ampliamento è iniziato tanti anni fa, attende ancora di essere completato nelle banchine; poi, chissà quando, verrà l’escavazione dei fondali, mentre il traffico avrà il tempo di ridursi ai soli collegamenti con le Isole Egadi e Pantelleria.
Forse non basta una mozione di sfiducia per cancellare il malgoverno della città.
Non è questione di Imu o di altri balzelli che son o venuti meno alla tesoreria comunale, si tratta di un balbettio che ha fatto tornare indietro la città di un secolo, con la differenza che allora non c’era la crisi attuale e che l’economia aveva delle colonne portanti come l’agricoltura, l’artigianato, la pesca ed i trasporti.
Vito Palmeri
|