Inserita in Politica il 02/12/2013 da Redazione
TRAPANI: FAZIO ATTACCO, DAMIANO RISPONDE
«Il piano per la raccolta differenziata – esordisce Damiano –, fatto predisporre dall'attuale Amministrazione, ammonta a poco più di 8 milioni di euro, quindi ben 6 milioni in meno rispetto ai 14 che risultano invece essere i costi effettivi dello spazzamento, raccolta e conferimento rifiuti dell’anno 2012, rilevabili dai bilanci consuntivi del Comune e della Soc. Trapani Servizi. Negli anni precedenti in merito alla questione, poco o nulla si è fatto.
Questa Amministrazione ha valutato con grande attenzione ogni aspetto per ridurre i costi assicurando al contempo una migliore efficienza del servizio, con l’obiettivo di raggiungere le percentuali di raccolta differenziata che la Regione Sicilia ha prefissato, evitando così le penalità che i cittadini sono stati costretti a pagare negli anni decorsi.
Inoltre – precisa Damiano –, il servizio di raccolta differenziata porta a porta, al momento presentato come progetto dalla Trapani Servizi spa, non è stato ancora affidato ad alcuno: ciò potrà avvenire solo dopo che il Settore competente avrà verificato l’economicità dell’affidamento e proceduto ai consequenziali adempimenti.
In ordine al piano particolareggiato del centro storico, va ricordato che la paternità è ascrivibile alla Giunta Buscaino, e si precisa che tale atto prevedeva diversi punti tra cui: la costituzione all’interno dell’Ufficio Tecnico di un apposito gruppo di lavoro, comprendente due architetti e due geometri, coordinato dall’Ingegnere Capo Settore; il conferimento dell’incarico ai professionisti esterni, già precedentemente individuati; l’autorizzazione al Sindaco pro tempore a sottoscrivere il disciplinare di incarico. Degli obblighi previsti dagli atti sopra citati, tranne che per la firma del disciplinare d’incarico riportante la data del 14/01/1998, non risulta esserci traccia di alcun adempimento da parte di nessuna delle Amministrazioni poi succedutesi.
A questa Amministrazione non risulta alcuna rilevante attività avviata dall’allora assessore ai Lavori Pubblici; tale considerazione deriva dalle numerose missive - del 21/06/2010, del 05/08/2010, del 23/09/2010, del 23/06/2011, del 02/08/2011 - inviate dai professionisti al Sindaco di allora e rimaste senza risposta, nelle quali i professionisti ribadivano la loro disponibilità a proseguire l’incarico conferito loro, richiedendo locali comunali idonei dove poter operare e le difficoltà a proseguire l’iter progettuale in assenza di documentazione che gli stessi definivano “indispensabile” per l’attività operativa, facendo più volte riferimento alle planimetrie catastali.
Si è perfettamente consapevoli che prima dell’approvazione del P.R.G. (approvato con Decreto del 12/02/2010 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16/04/2010 ndr) non si potevano definire i piani attuativi, quali quello di recupero del centro storico, che sono strumenti urbanistici assolutamente necessari per dare attuazione al Piano Regolatore Generale e sviluppo al territorio trapanese. Non si comprende invece perché, dall’ aprile 2010 fino all'insediamento della nuova Amministrazione non sia stato intrapreso alcun iter concreto per lo svolgimento di una pianificazione così rilevante per la città, tutto ciò peraltro evidenziato anche dai professionisti incaricati, ribadite dagli stessi nel consiglio comunale aperto sulla crisi edilizia tenutosi nell’aprile 2013. Il Piano di Recupero delle zone A2, che l’attuale Amministrazione ritiene già di poter avviare, assegnando entro l’anno con bando pubblico la progettazione, riguarda il tessuto urbano delle frazioni di Trapani, in particolare le zone di recupero del patrimonio edilizio esistente di Xitta, Palma, Marausa, Salinagrande, Locogrande, Rilievo, Guarrato, Fontanasalsa, Mokarta di Napola, Torretta, Fulgatore, Ummari. Uno strumento urbanistico di questo tipo è un mezzo essenziale per rilanciare una politica di rigenerazione urbana, di fornire forza propulsiva all’intervento dei privati e di conseguenza all’attività edilizia in generale, in un momento come questo di grande difficoltà, soprattutto in relazione ad aree trascurate per troppo tempo. Circa l’edilizia residenziale pubblica corre l’obbligo di sottolineare l’importante ed intenso lavoro svolto dall’attuale Amministrazione al fine di raggiungere l’obiettivo finale della redazione di un programma costruttivo e di una assegnazione definitiva dei lotti di pertinenza delle aree destinate ad ERP. Si ricorda che la Giunta Municipale si è insediata il giorno 04/06/2012 e che da tale riferimento temporale, preso atto delle varie tematiche da affrontare, si è subito attivata per risolvere la problematica delle zone ERP, fissando una fitta serie di riunioni operative con le parti interessate. Tutti questi incontri hanno avuto lo scopo di trovare un accordo tra le parti che avevano più volte segnalato, attraverso una serie di osservazioni, le difficoltà ad applicare i contenuti della Delibera n. 87 del 19/04/2012 approvata dalla precedente Amministrazione. Con un lavoro di approfondimento sulle tematiche tecniche ed amministrative della delibera citata, l’attuale Amministrazione è riuscita a raggiungere, nel gennaio del 2013, il nodale obiettivo di definizione di un programma costruttivo unico concordato tra le varie cooperative vincitrici del bando. A seguito di ciò l’ufficio tecnico aveva avviato tutti gli atti necessari al fine di completare l’intero iter amministrativo ed iniziare quindi la progettazione esecutiva delle aree ERP.
Tale procedura si è però dovuta arrestare a seguito della rilevante crisi economica che sta caratterizzando il nostro paese e quindi anche il territorio della città di Trapani. Infatti, molte cooperative hanno rinunciato all’assegnazione delle aree edificabili in cui insediare gli alloggi previsti: testimonianza ne sono la lettera di rinuncia del 19/12/2012 per 46 alloggi, quella del 24/01/2013 per 72 alloggi e quella ancora del 10/04/2013 per 30 alloggi; molte altre cooperative hanno invece segnalato l’impossibilità di realizzare il numero di alloggi previsti per la fuoriuscita di molti soci e per il blocco del credito da parte degli Istituti Siciliani, a causa della scarsa affidabilità della Regione Sicilia che avrebbe dovuto garantire il finanziamento agevolato. Tutto questo ha portato l’attuale Amministrazione a dovere prendere atto di una situazione complessa da risolvere in quanto mancano alle varie cooperative le possibilità economiche per portare avanti il progetto delle zone ERP. Comunque, al fine di prendere atto della situazione attuale e capire quali possano essere le eventuali soluzioni da ricercare per il futuro, sono già state convocate le parti interessate per il giorno 03/12/2013 presso gli uffici dell’Assessorato Urbanistica. Qualcuno avrebbe detto che il Comune non ha problemi di disponibilità finanziaria. Non oggi, ma sin dall’insediamento della nuova Amministrazione, è stato detto e ripetuto della grave situazione economico-finanziaria ereditata, aggravata dai minori trasferimenti statali e regionali nonché per effetto della cosiddetta spending review, che da sola ha comportato una decurtazione dei trasferimenti statali rispetto al 2012 di 3.352.962,38 euro e di quelli regionali di 465.101,47. I minori trasferimenti – conclude Damiano –, che producono immediata liquidità, stanno compromettendo anche le disponibilità finanziarie di cassa: altro che “il Comune…non ha problemi di disponibilità finanziaria”! Per ciò che riguarda i servizi sociali, non è stato richiesto ai cittadini alcun tipo di sacrificio essendo state utilizzate tutte, occorre ripeterlo, tutte le risorse disponibili senza tagli nel bilancio, mentre sono stati intercettati finanziamenti regionali e comunitari che hanno già portato e porteranno ad una implementazione e potenziamento dei servizi alla persona; solo negli ultimi mesi, nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione, l’Amministrazione ha inteso assumere decisioni inerenti la spesa ispirate a criteri di prudenza, interpretate, a torto, come "taglio" all'assistenza».
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