Inserita in Politica il 10/12/2013 da Redazione
Intesa Regione-Megaservice: garanzia per il futuro o ennesimo tampone?
Al provvedimento, secondo quanto concordato, seguirà un tavolo tra la società e le organizzazioni sindacali per discutere modalità, ed eventuali soluzioni che comunque dovranno condurre all’azzeramento delle aliquote di costo del personale che attualmente gravano sul processo liquidatorio.
Tale condizione, in ultima ipotesi, potrebbe comportare la stesura di un ulteriore accordo quadro tra le parti ed i lavoratori che sarebbero costretti, in tali condizioni ad ulteriori e drammatiche rinunce contrattuali; condizioni che comunque, consentirebbero a tutto il personale di restare agganciati ad un “tram chiamato Desiderio”, come nel libro di Tennessee Williams.
L’inserimento del personale dei servizi nella Cassa Integrazione in Deroga – possibilità ottenuta con azione mirata delle organizzazioni sindacali e la Cassa integrazione straordinaria per il personale del comparto edile – creerebbe quelle condizioni di assenza di costi sulle procedure di liquidazione e conseguentemente le condizioni di “traghettamento”, quantomeno occupazionale, per i 66 lavoratori, nelle ipotesi future di reimpiego che potrebbe essere previsto nello sviluppo normativo dei Liberi Consorzi dei Comuni.
“In sintesi – dichiarano i lavoratori –, la conduzione delle vertenza ad oggi, chiude in zona cesarini con una strenna natalizia, il ritiro delle procedure di preavviso di licenziamento – ma lascia intatta ogni prevaricazione e inadempienza di sistema, responsabilità dirette, insieme al disagio dei non colpevoli lavoratori che traghetterà insieme a loro ed alle loro famiglie e con tutte le incertezze ancora nel 2014. È lecito chiedersi se i lavoratori, con l’atto di oggi, siano stati realisticamente garantiti o ulteriormente parcheggiati”.
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