Inserita in Politica il 22/01/2014 da Redazione

SI SFALDA LA MAGGIORANZA DEL SINDACO DI TRAPANI

L’opposizione dura promessa a Damiano dal capo gruppo di Forza Italia, Vito Mannina, ha indotto il sindaco ad invitare al confronto i consiglieri del PD, che hanno chiaramente respinto l’evidente proposta di larghe intese, confermando il ruolo di promozione degli interessi della città e dei cittadini trapanesi.
Dunque nella spasmodica ricerca di frenare l’opposizione e scoraggiare la presentazione di una mozione di sfiducia, in giunta sarebbe gradita la presenza del PD, ovviamente “nell’interesse della città”.
Dieci consiglieri in maggioranza, dieci all’opposizione, dieci nel composito e variegato gruppo misto.
Da un lato confronto fra posizioni politiche dall’altro i problemi della città che attendono di essere risolti e la degradante situazione economica che, a quanto pare, interessa soltanto pochi politici e la massa dei cittadini, stanchi di essere governati da chi non pensa ai loro problemi ma agli equilibri interni dei partiti, ai propri interessi ,soprattutto economici, e ad imporre anche con leggi il mantenimento del potere nelle mani di pochi, nonostante gli imperiosi richiami degli studiosi e delle Autorità Costituzionali.
Accade così a Roma come a Palermo e si copia nei comuni e nelle provincie, per non venire meno ad un vizio ormai consolidato ed entrato nel sistema politico italiano, centrale e periferico.