Inserita in Politica il 23/01/2014 da Redazione
Regione. Assegnato il ddl sulla semplificazione edilizia
Nella sostanza nelle concessioni edilizie rilasciate dai Comuni sono prorogati di due anni i termini di inizio e ultimazione dei lavori (passa da 1 a 3 anni il termine per l'inizio lavori; da 3 a 5 quello per l'ultimazione lavori, ndr), previa comunicazione dell’interessato. La disposizione, che snellisce i rapporti tra enti, tecnici e committenti, si applica anche alle autorizzazioni edilizie, alle denunce di inizio attività ed alle segnalazioni certificate di inizio attività.
Un altro articolo del ddl presentato dall'onorevole Fazio dispone, invece, che anche prima del completamento di un immobile, può essere richiesta l’agibilità "per singoli edifici o singole porzioni della costruzione, purché funzionalmente autonomi, ovvero singole unità immobiliari". "La semplificazione introdotta – si legge nella relazione del deputato proponente – determinerebbe indubbie ricadute economiche, poiché agevolerebbe le esigenze di commercianti, artigiani, imprenditori e di coloro che hanno la necessità di locali agibili per poter avviare attività produttive o accelererebbe i trasferimenti delle singole unità immobiliari da imprese costruttrici a privati".
Inoltre nel ddl vengono equiparati gli immobili con destinazione residenziale a quelli con destinazione d'uso diversa da quella residenziale. L'attuale previsione normativa "determinando l'inesistenza di un riferimento legislativo regionale per le procedure di rilascio di certificati di agibilità per immobili con destinazione d'uso diversa da quella residenziale ha creato un clima di incertezza e confusione sia presso gli uffici comunali competenti sia presso gli utenti, con il risultato che molti uffici tecnici dell'Isola si affidano a procedure estemporanee e non univoche o, in ultima analisi, si vedono costretti ad assumere come riferimento, con evidente forzatura giuridica (la Regione Siciliana ha potestà esclusiva in materia, ndr), le disposizioni dettate dall'art. 25 del D.P.R.6/62001 n 380, che non è stato nemmeno recepito dalla Regione Siciliana.
“Il ddl approdato in commissione – spiega in sintesi Fazio –, oltre a semplificare la materia edilizia, allinea la Sicilia al resto del Paese ove queste norme sono state introdotte con l'articolo 30 del Decreto del Fare (D.L. n. 69 del 2013, convertito con L. n 98 9/8/2013, ndr) e rimette imprese, professionisti, tecnici, committenti siciliani in condizione di parità operativa ai loro omologhi del resto del territorio nazionale. Auspico per il ddl un iter veloce ed una rapida approvazione nell'interesse della economia del comparto edilizio e dell'intera Sicilia”.
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