Inserita in Politica il 30/01/2014 da Redazione
Megaservice: qualcosa si muove
Il provvedimento ha preso corpo nel corso della riunione sindacale tra le parti sociali ed i lavoratori della società partecipata, tenutasi presso la sede della UIL di Castelvetrano. Per l’appunto, l’approvazione della Cassa Integrazione va dall’01/07/2013 al 30/06/2014 per le 41 unità edile sulle 66 complessive, attualmente in carico alla società.
Le procedure adesso prevedono la trasmissione dal Ministero delle relative pratiche all’INPS di Trapani, la valutazione nominale dei lavoratori all’interno del provvedimento per arrivare successivamente, alla liquidazione diretta delle spettanze – tempi previsti da un mese a salire.
L’apparente notizia che prima o poi si arriverà materialmente ad un sostegno economico passivo per il 62% del personale, ripropone ancora con più forza il dramma che investe il restante 38%, pari a 25 Unità lavorative dei Servizi, estromesse per diverso contratto dal provvedimento. Per loro è stata richiesta recentemente la Cassa integrazione in deroga che dovrà seguire un difficilissimo iter istruttorio ed in cui, come è il caso di ricordare, il Governo centrale ha stanziato per la Sicilia per tutto il 2014 appena 19 Milioni di euro a fronte di un fabbisogno stimabile di 200 Milioni di euro.
“Lavoratori che hanno lavorato a proprie spese per tutto il 2013 rendendo servizi all’Ente Provincia che ne ha beneficiato – dichiarano i lavoratori –. È evidente la profonda e sentita solidarietà dei lavoratori del Comparto Edile nei confronti dei 25 lavoratori dei Servizi, ritenendo come ovvio, che la divisione contrattuale non corrisponde in alcun modo alla divisione tra i lavoratori, ma ne rafforza gli intenti e gli obiettivi .
La situazione di stagnazione che ha accompagnato l’anomale vertenza, prosegue anche sul fronte decreti ingiuntivi per i quali probabilmente a seguito delle pressioni esercitate, si è superato il blocco procedurale presso il Giudice del lavoro, ma si resta ancora in attesa dell’esecutività che potrà essere resa soltanto dal Giudice delle esecuzioni , il tutto con una grande incertezza sulla disponibilità finanziaria restante per i lavoratori da parte dell’Ente Provincia”.
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