Inserita in Politica il 09/02/2013 da Redazione

Bice Ruggirello: lettere aperta ai precari

Vi Scrivo perché ritengo che le parole debbano trovare un riscontro oggettivo. Devono essere messe a verifica, soprattutto a futura memoria. La Vostra è una condizione difficile, perché riguarda diverse sfere della vita di ognuno di Voi. Riguarda l'aspetto lavorativo, quello familiare e l'idea di progetto per il futuro che è un diritto sacrosanto di ogni cittadino, di ogni lavoratore. Rimango convinta e mi batterò perché il precariato venga superato non soltanto con le norme per la Vostra stabilizzazione ma anche con altro e nuovo lavoro. La Sicilia è affamata di lavoro e la buona politica non può che farsi carico di questa esigenza. Mi fermo qui perché finirei per fare propaganda ed è quello che non voglio assolutamente fare. Ed è anche il motivo che mi porta a non essere presente al Vostro incontro. Non cerco passerelle. Vi ho già incontrato ed abbiamo discusso a fondo la Vostra problematica. Sono a conoscenza delle Vostre vicissitudini e delle tante false promesse che avete ricevuto in questi anni. Sarebbe, per me, facile e comodo, presentarmi all'incontro e fare anch'io i miei proclami. Non costano nulla ma non risolvono nulla. Ritengo più opportuno confermare il mio impegno al Vostro fianco. Se eletta, ma anche se non eletta, mi farò promotrice di un tavolo tecnico permanente che possa seguire l'evoluzione della Vostra condizione lavorativa passo dopo passo. La politica nazionale e quella regionale devono dire una parola definitivamente chiara sul Vostro futuro. Le norme ci sono ma le stesse norme possono essere modificate, legate alle esigenze reali di un territorio, di una categoria, di tutti Voi. Sono stata e rimango a Vostra completa disposizione. Ogni passaggio tecnico, politico, istituzionale che può essere utile a risolvere la Vostra vertenza lavoro mi troverà in prima linea.