Trapani, Tares. "Non abbiamo preso in giro nessuno". Siamo sicuri?
“Non è vero che l´amministrazione comunale ha preso in giro la cittadinanza sul rimborso dell´ultima rata della Tares – ha affermato ieri il sindaco Vito Damiano –, come non è vero che non è stata rispettata la volontà del Consiglio comunale”. Cosa ha impedito provvedimenti a favore del cittadino? A spiegarlo è stato lo stesso Damiano: “Ci sono delle norme ben precise che vincolano alcune iniziative dei comuni. L´ente locale, ad esempio, non può sostituirsi al contribuente nel pagamento di una qualsiasi tassa e non può cambiare gli importi di quelle definite per legge. L´amministrazione comunale aveva condiviso la proposta del Consiglio comunale di istituire delle riduzioni per chi ha delle difficoltà economiche entro certi limiti definiti dal cosiddetto Isee (13.158 euro), ma sia i consulenti esterni che gli uffici comunali avevano messo in evidenza che dal punto di vista legale non era possibile. I divieti alle proposte del Consiglio comunale quindi sono arrivati dalle norme e non dalla volontà dell´amministrazione comunale. Fra le altre cose, è anche impossibile destinare il bonus di 2 milioni e 400mila euro che verranno restituiti dallo Stato per le vicende legate al rispetto del patto di stabilità del 2011”. Per la cronaca, il sindaco ha fatto intendere che niente è perduto – “Si potrà tenere conto delle famiglie più bisognose appena il Comune applicherà la Tari (la nuova tassa sui rifiuti, ndr). Le somme necessarie verranno recuperate rimodulando il servizio per la raccolta dei rifiuti” –, ma si può essere contenti, nonostante lo “stop” sia giunto dalle rigide e ineludibili norme? Eppure, il nostro nutrito e puntuale archivio ci ricorda che lo stesso Damiano, in tempi non sospetti, ha dichiarato che “solo dopo attente e precise valutazioni tecniche, si è potuto trovare uno strumento che in qualche modo può alleviare questo ulteriore sforzo economico richiesto ai cittadini”; stiamo parlando, purtroppo, proprio di quello appena “bocciato”. La domanda, va da s´, nasce spontanea: ma di quali “atente e precise valutazioni tecniche” stiamo parlando? Non pensiamo a prese in giro, ma se è vero che le parole hanno un loro peso – e per quella che può chiamarsi “deformazione professionale” lo crediamo davvero – siamo davanti ad un atteggiamento di leggerezza o di incoerenza. Per venire incontro ai cittadini si seguirà un’altra strada, come annunciato dal sindaco, e vogliamo crederci – anche se con parametri troppo restrittivi, come molti, indignati, ci hanno fatto notare (come se un aumento di siffatta rilevanza sulla tassa dei rifiuti colpisse solamente gli indigenti o i meno abbienti). Ma i tempi si allungheranno ancora una volta, in danno delle famiglie, sempre più disperate. Forse sarebbe bastato verificare al meglio, prima di aprir bocca, invece di illudere tante persone. O forse sarebbe stato ancor più saggio ponderare scrupolosamente prima di approvare una tassa che è un furto. Non si può chiamare altrimenti un’imposta con aumenti stellari rispetto l’importo dell’anno precedente, in una città in cui – dati sindacali alla mano – le attività che chiudono per fallimento sono molte più di quelle che aprono i battenti; dove la disoccupazione giovanile è ai massimi storici e dove molti pensionati vivono alla soglia della povertà. Si sarebbero evitate proteste, mobilitazioni, richieste di dimissioni “totali” e tutto il resto. Si sarebbe evitata, in una parola, la paralisi di una città.
Commenti
22/03/2014 - Si potrebbe fare oggi stesso, ma evidentemente la superficialità e l´incompetenza dell´amministrazione non permette questo tipo di ragionamenti laterali. Prima se ne vanno, meglio è. (Luca S.)
22/03/2014 - Con questa amministrazione siamo alle solite. Io non c´ero e se c´ero dormivo: o assente o incompetente. In ogni caso non c´è fortuna per i cittadini. Che poi vogliamo anche dire che una soluzione si potrebbe trovare, per esempio in un contesto totalmente staccato dalla TARES, dando dei bonus alle famiglie con reddito ISEE inferiore a 13.158. Non chiamandolo quindi "rimborso 3° rata" ma ... "bonus famiglie povere". Al al cittadino non importa come viene chiamata la voce di bilancio. (Luca S.)
21/03/2014 - tutti i soldi richiesti per il pagamento della tares al comune di Trapani.Dato che detta tassa raggruppa i servizi indivisibili che usufruiscono i cittadini VORREI CHE I CONSIGLIERI IL SINDACO E LA GIUNTA VADI A CONTRROLLARE DI QUALI SERVIZI HANNO LE CONTRADE SUD SI TRAPANI( NO FOGNATURE NO SERVIZIO IDRICO EFFICENTE NO SERVIZIO MEZZI PUBBLICI ITENERANTI NO MARCIAPIEDI NO DELEGAZIONE COMUNALE NO DISTACCAMENTO VV.UU. PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIONO ILLUMINAZIONE EFFICENTE ANZI IN ALCU (SALVATORE ARENA)
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