Torna anche a Erice l´estate calda della querelle politica
«Essendo in ferie e avendo poco da fare, mi piace rispondere alle dichiarazioni fuori luogo rese alla stampa dal consigliere comunale di Erice Agliastro, “ripescato in estremis” per cortese rinuncia dell’attuale assessore Catalano; il mio amico consigliere parla di andamento lento dei lavori consiliari scaricando tutto sui consiglieri di opposizione e in particolare sul nutrito gruppo del Partito Socialista, che a suo dire, ha lasciato l’aula nell’ultima seduta consiliare, facendo saltare la sessione di consiglio». Comincia così la lettera di replica del consigliere ericino Luigi Nacci al collega Antonio Pino Agliastro. «Intendo far capire al consigliere Agliastro – continua Nacci –, che ancora mastica poco di politica, che noi siamo opposizione e che non saremo mai disposti a far da stampella alla sua maggioranza che in questi giorni non ha dimostrato di avere i numeri, come sbandierato in passato da qualche suo amico consigliere; resteremo in aula solo quando gli atti proposti andranno a favore dei cittadini e non quando si tratterà di tartassare gli ericini e turisti con nuovi balzelli, tra cui l’invasione di parcheggi a pagamento su tutto il territorio ericino, per non parlare delle esose tariffe in Erice Capoluogo; e poi noi consiglieri del PSI abbiamo lasciato l’aula per protesta in quanto l’Amministrazione ha anche proposto un regolamento dei bagni pubblici (con relativo balzello), cosa che poteva essere accettata, ma le strutture presenti sono a dir poco fatiscenti; cosa facciamo pagare ai turisti? E poi: non è stato un suo compagno di coalizione (Santino Alastra) a proporre il ritiro della delibera sui parcheggi a pagamento, che è stata votata favorevolmente da noi del PSI? Se Agliastro parla di andamento lento si dovrà rivolgere alla sua Amministrazione che ha dimostrato più volte di non saper risolvere numerose problematiche dei cittadini e se risolte dopo molto tempo; faccio alcuni esempi: quanto tempo è trascorso prima che venisse asfaltato il lato nord della via Lodi, arteria che confina con il Seminario e che porta alla Cittadella della Salute e che era piena di buche (passaggio degli automezzi dell’ATM)? Circa due anni ed è stato risolto il problema per metà; quanto tempo dovrà trascorrere per rimettere in funzione (e non è la prima volta) i semafori di via Manzoni e Napola , spenti da circa 10 giorni? È colpa dell’opposizione se i lavori della fantomatica e contestata “pista ciclabile” sono stati sospesi, con numerosi disagi dei cittadini che frequentano la spiaggia di San Giuliano? È colpa dell’opposizione se ad Erice Vetta i commercianti lamentano la mancanza di manifestazioni di spessore estive, come succedeva prima che arrivasse Tranchida? È colpa dell’opposizione se in questi giorni è stato allestito un pseudo cartellone di eventi che porteranno in Vetta solo alcune decine di spettatori tra cui il Sindaco, qualche assessore o consigliere di maggioranza? È colpa dell’opposizione se sono stati spesi ben 250.000,00 euro per la pista ciclabile invece di risolvere numerose problematiche presenti sul nostro territorio? È colpa dell’opposizione se la viabilità non è delle migliori e il signor Sindaco nel 2007 aveva promesso di risolvere alcune criticità (andate a vedere cosa è stato combinato nelle vicinanze di via Clemente; probabilmente in un prossimo futuro si potrà organizzare uno slalom, magari di “biciclette”) È colpa dell’opposizione se molte nostre arterie principali sono piene di buche e avvallamenti? È colpa dell’opposizione se non si ancora progettato il famoso “trenino a cremagliera” tanto sbandierato in campagna elettorale? È colpa dell’opposizione se non è stato risolto il problema del randagismo? In questo caso Tranchida darebbe la colpa all’ex sindaco Sanges, che ora molti rimpiangono; mi fermo, in quanto l’elenco è abbastanza lungo. Saluti sentiti ad Agliastro, che in fin dei conti è un bravo ragazzo. Povera Erice».
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