Inserita in Politica il 13/03/2013 da Redazione
Tranchida su costi e ricavi politici
“I fatti: la mia Giunta nel Sett. 2012, nell'ambito di alcune proposte di modifiche regolamentari circa il funzionamento del Consiglio comunale, in aderenza all'evoluzione normativa, ha inserito propria sponte di eliminare le "funzioni propositive" delle Commissioni consiliari. Tale iniziativa, da un lato ispirata nella disperata ricerca del contenimento dei costi amministrativi e di funzionamento comunale, nonché ispirata anche alla ricerca di un contenimento improduttivo dei costi della politica, non intendeva rimuovere principi di democrazia partecipata minando le funzioni del Consigliere comunale che, in quanto eletto, nelle sue prerogative autonomamente può (e non necessariamente in seduta congiunta di Commissione consiliare) svolgere funzioni propositive. Invero, tendeva a frenare sul timido nascere, possibili condizioni di "assuefazione" politica che nella passata legislatura vedevano molti Componenti della maggioranza consiliare a me avversa, "banchettare" con i soldi pubblici nelle Commissioni consiliari, senza produrre alcunché di costruttivo tranne il buscar gettone ma a spese e danno dei cittadini contribuenti. Questa è storia di ieri e il rischio, forse appena paventato, che abbiamo voluto troncare sul nascere. A riprova di smentita, basta aver la pazienza di leggere i vari verbali di seduta che sicuramente l'attuale Presidente Romano e chi lo ha proceduto nulla in contrario avranno (o potrebbero avere) a rendere pubblici. Or bene, debbo anche aggiungere che dal tardo autunno, dopo un sereno e costruttivo confronto con i Consiglieri di maggioranza tutti, Gruppo consiliare PD compreso, pur con distinguo di merito da parte del Cons. Gian Rosario Simonte (notoriamente più radicale, e lo dico con simpatia politico/caratteriale) di buona lena si è valutato sperimentare una stagione diversa, fissando paletti e modifiche regolamentari non aggirabili da espedienti e tecnicismi, anche al fine di consentire ai Consiglieri stessi, compresi taluni di minoranza intenti a discostarsi da vecchi lupi che, pur perdendo il pelo il vizio volevano mantenere, di ritrovarsi in un luogo istituzionale per confrontarsi nell'elaborazione propositive in favore della comunità ericina che, invero, di già frutti di buona politica ha prodotto in questi primi mesi di legislatura. Anche qui atti e fatti che parlano. L'avv. Valeria Ciaravino, Consigliere del PD e il M.llo Pippo Martines, Consigliere del Movimento per Erice che Vogliamo, in questi mesi, in coerenza con l'intesa di maggioranza, condivisa e corroborata nel plurale e reiterato confronto con l'A.C. (che per democratico rispetto dell'altrui pensiero, tutti cmq in seno ad una coalizione dovrebbero ben comprendere, fatte salve pregiudiziali squisitamente personali) hanno intensamente e con sacrificio lavorato alla riscrittura regolamentare, financo confrontandosi nell'apposita Commissione consiliare al fine di far condividere un patrimonio di trasparenza e produttività politica che diventi esempio per tutti i Comuni della provincia di Trapani e, non solo, per cominciare:
A) fissando tempi minimi di seduta di Commissione e di Consiglio, al fine di rendere produttivo quel "costo" politico x la comunità amministrata, ma anche dal punto di vista qualitativo dell'impegno, alias deliberazioni prodotte e/o nel diverso ruolo deliberate, financo rapportati a standard di "produttività" mensili, ecc;
B) snellimenti procedurali e funzionali per la macchina amministrativa comunale che, diversamente si tradurrebbero in costi inutili e aggiuntivi;
C) diminuzione numerica delle Commissioni e concentrazione tematica ed omogenea delle competenze, rispetto alle varie branche amministrative-argomenti, sia per contenere i costi del numero di sedute individuali (con minori rimborsi ai datori di lavoro privato nonché minori costi per le assenze dalle pubbliche amministrazioni di dipendenza) che per linearità funzionale con risparmi per gli uffici nell'assistenza/coadiuvazioni burocratiche e tecniche.
Credo che il lavoro fatto, di sicuro migliorabile, sia una scommessa di buona e produttiva amministrazione per il futuro, rispetto ai quali i Cittadini tutti potranno "giudicare" dalla verifica web dei verbali di futura pubblicazione così come i Presidenti delle nuove 4 Commissioni consiliari, ascrivibili alla maggioranza consiliare che mi sostiene, avranno cura di garantire e garantire insieme ai Consiglieri comunali tutti che non vogliono far parte di una vecchia e brutta storia politica abbuffina in danno delle tasche dei cittadini che in passato Erice ha subito e che in alcuni Comuni del territorio (basta consultare i verbali delle varie Commissioni) continuano a perpetuarsi. Ad Erice, avendo finalmente la maggioranza, subito a 3 mesi dalle elezioni ci abbiamo messo mano e credo che in un mese massimo ne saremo fuori e per il futuro. Questa e' la scommessa ed insieme la sfida a cui invito sia il Cons. Simonte Gian Rosario che i Consiglieri di maggioranza tutti e non solo, per quanti di buona volontà vogliono scrivere finalmente una storia nuova che, non solo si riveli produttiva e faccia risparmiare il Comune e le altre P.A. ma che assicuri ai nostri cittadini amministrati e ai cittadini trapanesi per cominciare, spesso e non a torto schifati da certo modus operanti degli Eletti e dei Partiti (tutti! e ovunque: per cominciare dalle Commissioni e dai lavori propositivi e di studio dell'ARS od al PARLAMENTO... e ci sarebbe si da ridere e incazzarsi ...e senza sconti per alcuno, compresi i nuovi ELETTI) ad evitare di essere accomunati in un mangia mangia della casta che, non solo non appartiene alla mia personale cultura politica ma nemmeno a quello della stragrande maggioranza degli Amministratori e Consiglieri ericini. Se la soluzione, con tanto di paletti e contromisure non produrrà effetti: diminuzione dei costi improduttivi per il Comune e per le P.A., di contro, mancato miglioramento quali/quantitativo della produttività politica delle Commissioni e del Consiglio, credo che sia il Presidente Romano che i Consiglieri di maggioranza (e spero non solo...) che avendo i numeri e le buone ragioni per cambiare registro, non esiteremo a ritornare e in maniera radicale sull'argomento. Di tanto avranno modo i nostri concittadini, anche sul sito del Comune, nel prossimo futuro, di verificare e giudicare, così come la stampa attenta, non avrà remora ad approfondire quanto altrove, eventualmente, indisturbato e nel connivente silenzio dei pochi Eletti si perpetua (anche all'Ars o in parlamento) in danno dei molti cittadini che pagan le tasse o che non tengono nemmeno i soldi per far la spesa. Buona lavoro a tutti noi".
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