Inserita in Politica il 15/03/2013 da Redazione
Il deputato regionale Fazio presenta tre emendamenti
In particolare, il primo emendamento prevede la concessione di un assegno straordinario di sostegno agli anziani, il cui reddito non superi la fascia esente ai fini della dichiarazione unica dei redditi delle persone fisiche, maggiorata del 20 per cento, qualora si tratti di un anziano unico componente il nucleo familiare, per agevolare la fruizione dei trasporti pubblici locali gestiti dall’Ast. In caso di anziani facenti parte di un nucleo familiare di più titolari di reddito, il reddito complessivo non deve superare il doppio della fascia esente, maggiorato del venti per cento. Per coloro che rientrano nella fascia di reddito che dà diritto alle agevolazioni, residenti in Comuni non serviti dall’AST, i Comuni provvederanno all’acquisto di un abbonamento valevole sulla rete urbana ed extraurbana entro il limite di spesa di 103,29 euro annue.
L’onore derivante dalle spese previste troverà imputazione su apposito stanziamento del bilancio regionale. L’emendamento è stato sottoscritto anche dal deputato regionale Girolamo Turano.
Fazio (primo firmatario) assieme ai deputati Turano, Trizzino e Foti, ha presentato poi un emendamento con il quale si aumenta di un milione e mezzo di euro la somma relativa ai contributi per i Consorzi Universitari, riportando in tal modo il contributo alla previsione del 2010/2011.
Il deputato regionale trapanese ha inoltre presentato un emendamento con cui viene concesso un contributo di 200.000 euro in favore dell’Associazione “Ente Luglio Musicale Trapanese”.
Un emendamento al bilancio è stato presentato dai deputati Fazio, Milazzo, Gucciardi ed altri relativamente alla questione dei precari degli enti locali. In particolare, l’emendamento prevede che “il contributo di cui all’art. 2, comma 1, della legge regionale 26 novembre 2000, già concesso ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge regionale 31 dicembre 2007, n. 27, può essere concesso per un ulteriore quinquennio”.
Fazio ha inoltre sottoscritto altri emendamenti: in particolare, tre emendamenti (primo firmatario Sudano) riguardano aspetti urbanistici. Il primo prevede che “tutta la nuova pianificazione urbanistica deve applicare sistemi perequativi..Tutte le aree sottoposte alle nuove espansioni urbane devono avere riconosciuto un diritto edificatorio attraverso l’applicazione di indici territoriali e, come contropartita, devono avere imposto un rapporto di cessione da trasferire gratuitamente alla pubblica amministrazione per poter realizzare le opere di urbanizzazione”.
Il secondo prevede che “l’attività edilizia in centro storico (zona A) può essere consentita anche in assenza di piani particolareggiati purché ci sia il parere favorevole della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali”.
Il terzo, infine, riguarda le cooperative edilizie e le imprese, munite di finanziamenti pubblici (regionali o statali), le cui graduatorie risultano pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. L’emendamento prevede che queste cooperative e imprese “possono presentare programmi costruttivi in aree di proprietà, quindi senza ricorrere a qualunque tipo di attività espropriativa, su terreni agricoli o su terreni ad altra destinazione, purché i vincoli espropriativi o conformativi siano decaduti da oltre cinque anni e che siano all’interno del perimetro urbano o facilmente urbanizzabili. Detti programmi costruttivi devono rispettare i parametri urbanistici previsti nelle norme tecniche per le zone di edilizia residenziale pubblica dei Comuni in cui ricadano le aree oggetto di intervento ovvero, in assenza di esse, devono essere utilizzati i parametri delle zone omogenee limitrofe”. L’emendamento prevede termini perentori per l’iter approvativo di adozione da parte del Consiglio Comunale (60 giorni dalla presentazione dell’istanza), e per l’approvazione da parte della Regione (60 giorni). Infine, è previsto che “i fondi Gescal possono essere utilizzati per realizzare opere di urbanizzazione a supporto di tali iniziative” e “gli stessi fondi possono essere utilizzati per realizzare opere di urbanizzazione neri piani di zona realizzati e non completati e nei piani di recupero ex legge regionale 37/85”.
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