l´area portuale, oltre al dato oggettivo di riduzione dei rischi connessi al traffico veicolare per la pubblica incolumità.
Ma l´aspetto più significativo, sfuggito agli attenti e critici osservatori, è stato la riqualificazione del terminal dei mezzi del trasporto urbano ATM di piazzale Papa Giovanni Paolo II ove sono stati convogliati tutti i mezzi del servizio extra urbano.
Proprio tale concentramento, così come era negli intendimenti, ha consentito di razionalizzare l´utilizzo dei mezzi adibiti al servizio di trasporto pubblico.
Infatti, il terminal è divenuto punto nodale e di raccordo fra le varie linee di collegamento non solo urbane ma, soprattutto in questo momento di alto afflusso turistico, anche extra urbane.
Finalmente è stato possibile offrire all´utenza turistica un più efficiente servizio di trasporto atteso che presso il terminal avviene la corrispondenza fra i mezzi provenienti o con destinazione località turistiche (S.Vito Lo Capo, Erice, Isole Egadi, Aeroporti di Palermo e Trapani-Birgi) e le destinazioni urbane, anche attraverso il servizio gratuito di navetta dal terminal agli imbarchi o alle fermate intermedie
fino al Largo delle Ninfe e viceversa.
La disponibilità, anch´essa gratuita, delle aree di parcheggio per Veicoli esistenti al terminal, costituisce valido incentivo all´utilizzo dei mezzi pubblici, anche nelle giornate festive per raggiungere siti di interesse
turistico in ambito urbano (Museo Pepoli, Funivia Erice, Spiagge di Trapani ed Erice, Porto).
Meritano plauso e apprezzamento l´AST (società regionale che gestisce il trasporto extra urbano) e di altre società private per l´immediato rispetto dell´ordinanza, che ha avvantaggiato l´utenza nei trasferimenti
di propria competenza, cosa che invece non è avvenuta per la società privata Segesta la quale ha da subito osteggiato l´ordinanza, anche con comportamenti illeciti che sono stati riferiti alla locale Procura della
Repubblica.
In più circostanze la società ATM (partecipata dal Comune) ha dovuto ovviare ai disservizi creati dagli operatori della soc. Segesta le cui conseguenze erano ricadute sull´utenza incolpevole, alimentandone talune proteste.
Anche alcuni accorgimenti (istituzione di una fermata Segesta all´intersezione fra via Spalti e via Amm. Staiti), adottati proprio per ridurre il disagio provocato
dall´inosservanza dell´ordinanza da parte del
vettore privato, non hanno indotto la società a usufruire degli spazi predisposti al terminal con ulteriore disagio per l´utenza».
«Voglio augurarmi – conclude Damiano – che tale società possa adeguare al più presto i propri comportamenti al rispetto delle regole, unico modo per tutelare gli interessi dell´utenza e della collettività in genere».