Inserita in Politica il 11/04/2013 da Redazione
CRISI IDRICA: MARTINES ATTACCA
In riferimento a quanto disposto dall’Assessorato Regionale sui lavori di collegamento della condotta di Bresciana con quella di Siciliacque, NOI,cittadini Ericini, non riusciamo a comprendere il forzato stop all’esecuzione degli stessi a cura del Sindaco Damiano, che risulta essere una chiara dimostrazione di ostilità nei confronti della cittadinanza Ericina.
Quando il Sindaco Damiano cita: “…..un by-pass del genere è di difficile attuazione per via di numerosi problemi di natura tecnica” o addirittura bollare come "sterili polemiche politiche ed elettorali" quanto reclamato dal Sindaco Tranchida, a tutela dei diritti dei cittadini Ericini, mi corre l’obbligo ricordare a tutte le espressioni politiche del nostro territorio che, nella trascorsa campagna elettorale, sostenuta da autorevoli e “noti” personaggi della politica locale, oggi politicamente impegnati presso l’Assemblea Regionale e il Senato della Repubblica, aleggiava lo spot elettorale della “Grande Città”, cioè la fusione dei due territori: Trapani ed Erice.
Una delle motivazioni fornite a sostegno di questo programma era proprio quello dell’acqua e che, per effetto di tale unione, passava il messaggio “chiù acqua pi tutti”.
Alla luce di quanto reso noto dalla cronaca di questi giorni, circa il mancato collegamento delle reti idriche di Trapani ed Erice, i cittadini Ericini ancora una volta hanno avuto ragione nel percepire che si trattava di pura “Menzogna elettorale”.
Si resta sconcertati da quanto affermato dello stesso Sindaco Damiano, quando cita che “…non esiste alcuna situazione di sofferenza nel territorio dell'Agroericino…”, al riguardo lo invito a farsi una passeggiata all’interno del quartiere di San Giuliano, uno dei più popolosi di Erice, dove nell’immediatezza si avverte l’interruzione del servizio idrico e dove non tutti gli edifici possono essere riforniti mediante autobotte.
Infatti, dalle dichiarazioni rese a mezzo stampa, si percepisce che non si ha l’idea di cosa significhi assicurare l’acqua a tutta la cittadinanza a mezzo autobotte, in termini di uomini e mezzi da impiegare per garantire al minimo l’acqua all’intera comunità Ericina, senza trascurare l’eventuale gravoso ed insostenibile onere finanziario occorrente per svolgere tale servizio a mezzo di autobotti private, come già pesantemente sostenuto dall’Amministrazione Ericina nel corso del 2012, quale “regalia di fine mandato” del precedente governo Regionale, a danno degli stessi cittadini contribuenti.
Un buon Amministratore dovrebbe sapere che distribuire l’acqua a mezzo rete idrica risulta essere più efficace ed economicamente vantaggioso, pertanto ritengo utile e necessaria la realizzazione del citato by-pass: forse un giorno, l’acqua potrebbe percorrere il senso inverso, ossia da Erice verso Trapani.
In un Paese dove giustamente si continua a manifestare una grande solidarietà alle popolazioni estere in grave difficoltà socio-politico-economico, non si riesce a comprende un simile atteggiamento di ostilità, reso all’interno del territorio della Repubblica, nei confronti di altri cittadini governati dalla stessa Regione a Statuto Speciale, evidenziando in merito una scarsa sensibilità anche verso i soggetti più deboli, quali anziani, ammalati e disoccupati che con dramma vivono questa realtà e che non sempre possono provvedere a proprie spese per assicurarsi un bene di fondamentale importanza per la vita.
Oggi, senza trascurare la normativa di riferimento che regola la gestione delle acque nel territorio Siciliano, risultava apprezzabile una volontaria e valida espressione di solidarietà nei confronti dei cittadini Ericini e, al riguardo, l’Amministrazione di Trapani, con a Capo il Sindaco Damiano, PUO’ attuare un piano di emergenza sulla distribuzione idrica, inteso a non penalizzare la comunità Trapanese e nel contempo ridimensionare i disagi della vicina cittadinanza Ericina.
Nel rivolgermi a tutte quelle figure che nelle recenti competizioni politiche, a carattere Regionale e Nazionale, hanno mietuto tanti voti in territorio Ericino, rappresento che l’acqua non ha un colore politico, quella buona è incolore, per cui non risulterà mai comprensibile a nessun cittadino qualsiasi atteggiamento di strumentalizzazione politica, ma a ragione risulterà comprensibile e con favorevoli apprezzamenti una lotta unitaria e preziosa per assicurare un bene necessario alla vita.
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