Inserita in Politica il 31/10/2012 da Redazione
1 su 3 ex Sindaci del trapanese all'Ars
Gianni Pompeo nell'Udc, rinviato a giudizio per abuso d'ufficio, è arrivato secondo dietro Mimmo Turano, con i suoi 4371 voti. Anche Giacomo Scala del Pd, è accusato di abuso d'ufficio. Per lui, 3060 voti e terzo, inutile posto, nella lista dei democratici a Trapani. Ce l'ha fatta, invece, Mimmo Fazio. L'ex sindaco di Trapani, infatti, condannato in appello dal tribunale di Trapani alla pena di quattro mesi di reclusione, sostituita da una multa di 1.520 euro e all'interdizione per un anno dai pubblici uffici per il reato di “violenza privata”, ha “sbancato” la lista del Pdl a Trapani, ottenendo ben 6283 voti. Sempre nel Pdl, ma a Palermo, eletti due deputati uscenti: il presidente dell'Ars Francesco Cascio (il più votato con 12.395 voti) e l'ex presidente della Commissione attività produttive Salvino Caputo (per lui 5.730 voti). Quest'ultimo avrebbe annullato le multe a carico di un assessore e di sua moglie, servendosi di una determinazione sindacale. Per questo motivo è stato condannato a due anni per tentato abuso d’ufficio e falso ideologico. Cascio, invece, è accusato di omissione di atti d'ufficio in un'inchiesta sull'inquinamento “acustico”. Con lui, sono coinvolti in questa vicenda dall'entità, a dire il vero, certamente diversa rispetto alla maggior parte degli altri casi raccontati qui, i deputati uscenti e candidati col Partito dei siciliani Mario Parlavecchio e Giovanni Di Mauro. Il primo è rimasto fuori dall'Ars dopo aver collezionato 1209 voti nella lista di Palermo. Di Mauro invece ha dominato la lista agrigentina e conquistato il seggio grazie ai suoi 7754 voti. Sempre nel Partito dei siciliani, ritrovano un posto all'Ars Pino Federico accusato in passato di voto di scambio (secondo i pm avrebbe richiesto e ricevuto l'appoggio del clan Madonia) e Giuseppe Picciolo, transitato proprio a fine legislatura dal Pd agli autonomisti: per lui, imputato con l’accusa di simulazione di reato e calunnia aggravata (avrebbe spedito lettere anonime che sostenevano falsamente presunti illeciti nella gestione dei rifiuti) ecco 8389 voti a Messina e il ritorno in Assemblea.
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