Inserita in Sport il 05/06/2013 da Redazione
UN NUOVO FUTURO PER LA PALLACANESTRO TRAPANI
PASSATO “Nonostante non siano stati raggiunti gli obiettivi che ci eravamo prefissati, mi ritengo soddisfatto del campionato che abbiamo disputato. Abbiamo creato un gruppo di lavoro di ottimo livello, valorizzato giovani come Morgillo e Tredici e posto le basi per una crescita ancora più consistente del nostro club. In due anni, abbiamo ricostruito da zero una società che era praticamente fallita. Oggi abbiamo 170 bambini iscritti al minibasket e un settore giovanile completamente rinato, grazie al lavoro eccellente del nostro responsabile tecnico Giacomo Genovese e di tutti gli istruttori che lo hanno collaborato. La prima squadra ha fallito l’obiettivo della promozione in un campionato in cui il fattore campo conta moltissimo e non siamo riusciti a ribaltarlo. Ho visto fino all’ultima gara di Roseto la squadra lottare e a fine partita sono entrato negli spogliatoi per ringraziare, a uno a uno, i giocatori e gli allenatori. In molti hanno chiesto il cambio di tecnico durante la stagione: a parte il fatto che stimo personalmente Flavio Priulla, gran lavoratore e uomo di spessore, va detto che la responsabilità sui fatti tecnici è del direttore sportivo Francesco Lima, di cui ho piena fiducia e con cui abbiamo sempre pensato che dare la guida a Priulla fosse la cosa più giusta”.
PRESENTE “La nostra è una società solida, che deve muoversi nel contesto della pallacanestro italiana. Ci sentiamo sulla buona strada e siamo convinti del lavoro che stiamo svolgendo. Inutile fare oggi dichiarazioni sui confermati e sul possibile allenatore. Abbiamo tre giocatori con un altro anno di contratto: Ariel Svoboda, Luca Ianes e Nelson Rizzitiello. In più, il cartellino di Gianluca Tredici e Ivan Morgillo è di nostra proprietà”.
FUTURO “Stiamo lavorando per non disputare un altro campionato di Dnb. Ci sono stati offerti quattro titoli, due di Legadue Gold e due di Legadue Silver. Io sono dell’idea che i campionati si debbano vincere sul campo. Non nascondo, però, che la prospettiva di risparmiare tre o quattro anni, con i rispettivi budget, per arrivare al massimo livello, sia un’idea che non mi dispiace affatto. Considerato che l’ipotesi di un ripescaggio è remota, proveremo a trovare la soluzione più opportuna per le nostre aspettative e per la nostra realtà. Trapani è pronta per il basket di alto livello. Quest’anno abbiamo avuto una media di più di 2 mila spettatori a gara, con punte di 3 mila in alcune partite. Poi, se veramente riusciremo a disputare un campionato di livello superiore, mi attendo una risposta più efficace delle aziende del territorio. In ogni caso, non chiederemo nulla ai trapanesi, che dovranno soltanto dimostrare, ancora una volta di tenere alla loro squadra, venendo numerosi al palazzetto e abbonandosi in massa”.
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