Trapani vince ma non convince, battuta Casale 77-73
Va in scena in un PalAuriga insolitamente poco gremito, con le curve praticamente vuote (circa 2.000 sugli spalti), la sfida valevole per la 24^ giornata del campionato LegaAdecco Gold tra la Novipiù Casale Monferrato, reduce dalla brutta sconfitta in casa con Biella per 67 a 75, e la Lighthouse, ancora avvelenata per la rocambolesca e sanguinosa sconfitta a Brescia di sole due lunghezze. Diversi gli obiettivi delle due formazioni: con la salvezza che non può più essere il solo obiettivo, Trapani punta a ributtarsi nel gruppone delle pretendenti ai playoff e per farlo non può sbagliare nel proprio fortino casalingo; Casale vuole al più presto ricacciare indietro le inseguitrici e sperare in un miracolo per la post season. Probabilmente risuona ancora il canestro di Rinaldi all’ultimo secondo al Pala Sanfilippo nelle orecchie di Trapani che parte con le polveri bagnate; Lardo al 4’ chiama già il primo timeout con soli due punti a segno per i suoi (2-5); Casale sembra più sveglia e reattiva sui palloni e a rimbalzo, ma Lowery con sole iniziative personali e Bossi per Baldassarre danno il primo vantaggio ai padroni di casa (15-14). Con Renzi già in panca per qualche guaio fisico, Parker fallisce il contropiede del +5 e alla prima sirena il tabellone recita 19-16 per i granata. Il secondo quarto si apre con un 5-0 rossoblù ma un redivivo Renzi inchioda la bimane per il +1 Trapani; da qui comincia una fase concitata della partita segnata da sorpassi e controsorpassi delle due squadre, in un’atmosfera che i tifosi trapanesi non sanno assolutamente riscaldare, condita pure dai problemi al cronometro dei 24”. Trapani stringe in difesa, carica di falli gli avversari (che avranno un peso fondamentale nella partita: Dillard è già al 3°) e confeziona un parziale di 12-0 firmato principalmente da Lowery (anche una gran schiacciata su contropiede) prima di entrare nell’ultimo minuto del quarto (37-26), chiuso da una tripla di Cutolo, che manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 37-29. Al ritorno dalla pausa lunga, finalmente si sblocca l’asse Parker-Renzi e Trapani torna in doppia cifra di vantaggio, allungando a +12 con Ferrero a 7’40” dalla terza sirena. Dopo un allegro siparietto che vede protagonista Cutolo e la sua lente a contatto, Trapani mostra un gran piglio difensivo, ma si fa trovare decisamente impreparata a rimbalzo (soprattutto offensivo), dove Casale giganteggia, anche se non sfrutta a pieno le doppie (anche triple) opportunità. I falli colpiscono entrambe le formazioni: Baldassarre esce per il 3°, ma Trapani sembra vedere una vasca al posto del canestro e col totem Renzi e il folletto Lowery allunga fino al +20. I piemontesi sembrano essere totalmente fuori partita e per i granata si profila quello che in Nba chiamano ‘garbage time’, quando con Renzi e Baldassarre in panca si risveglia la Novipiù (56-41), grazie anche al bonus di Trapani e alla valanga di rimbalzi offensivi (14 a 6 il bilancio finale per i rossoblù). Il triplone di Rizzitiello e Casini chiudono la terza frazione sul 59-45. La partita sembra avviarsi verso la vittoria dei padroni di casa, che tengono botta al rientro di Casale grazie ai tanti liberi tirati (37 a 12 alla fine) e al bonus raggiunto dagli ospiti già al 3° minuto di gioco e restano a +15, ma con Baldassarre gravato di 4 falli e con Cutolo che esce per il 5° e una continua danza di tiri liberi. Casale affretta spesso e volentieri, i piemontesi tirano solo da 3, alla fine Jackson (fin lì assente) e Dillard ne insaccano tre di fila e la rimonta è presto detta: da -15 a -7 e Lardo è costretto al timeout a 3’42” dal termine. Parker mette gli unici due canestri dal campo che si ricordino per Trapani nell’ultima frazione e Baldassarre con un libero riporta i suoi alla quota-sicurezza del +10, ma ancora le triple di Casale ricuciono fino al -4. Sul PalAuriga aleggiano i fantasmi di Brescia all’inizio dell’ultimo minuto di gioco: Parker fa 1/2 sul 5° fallo di Dillard (75-70) ma Fall sfrutta il gioco da tre punti sul fallo (il 5°) di Baldassarre e firma il -2 Casale a 20” (75-73). Subito fallo su Parker che fa esultare i silenziosi trapanesi col 2/2, buona difesa di Ferrero sull’ultimo tiro di Casale e partita che finalmente si chiude sul 77-73 per una Trapani che non può che dire “Menomale che è finita!”. Una partita che i granata avrebbero dovuto chiudere ben prima dell’ultima sirena, proprio per evitare una situazione concitata nel finale, ma che i tanti – troppi – rimbalzi concessi agli avversari e le disattenzioni in difesa non hanno permesso. Purtroppo si fatica a pensare che giocando così si possa arrivare ai playoff e dispiace dirlo: però con un’avversaria sì determinata e combattiva ma (almeno a parere di chi scrive) meno attrezzata non ci si aspettava dopo il +20 un calo vertiginoso di concentrazione che portasse addirittura al solo +2. Certo, i falli hanno non poco condizionato la partita, ma lo hanno fatto ad entrambe le panchine e questa non può essere l’attenuante: il cammino verso i playoff impone freddezza e saldezza di nervi, che da due partite mancano ai beniamini in maglia granata. Ma la fiducia in coach Lardo ci impone di star tranquilli: sarà lui a ritrovare la (s)quadra.
Parker (15p+5r+3a): è in una fase grigia, di cui risente tutta la squadra; oggi si (e ci) salva coi liberi e quei canestri nell’ultimo quarto Lowery (20p+4r+6a): è il trascinatore dei suoi per 25’: sforna assist, segna, difende come un pazzo su Jackson (forse la chiave tattica della partita), tira giù palloni. Poi scompare. Ferrero (4p): buono in difesa, ma assente in attacco (1/7); sarà l’emozione per l’ex squadra Renzi (17+7): nei primi due quarti, causa guai fisici, un po’ latita: si scatena dal 3° quarto in poi e dimostra chi è l’Mvp Giba Baldassarre (12+10): grande apporto a rimbalzo, ennesima doppia-doppia; peccato per quei falli… Rizzitiello (7): gran tripla e buoni canestri, fa il suo dovere nei suoi 21’ Ianes (2): il tiro che s’è mangiato grida vendetta, fa rimpiangere Renzi tutto il tempo in cui lo sostituisce
Gianluca Candore
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