TRAPANI CI CREDE, CADE AL PALAURIGA LA (EX) CAPOLISTA 89-85
3800 le presenze – anche di fede orlandina – al PalAuriga di Trapani per l’attesissimo derby siciliano della 28esima giornata del campionato di LegaAdecco Gold tra la Lighthouse Trapani, reduce dall’amara sconfitta in quel di Biella della scorsa settimana (patita per 104-85) e decisa a trovare nel proprio pubblico la spinta per una vittoria scaccia-pensieri, e l’Upea Capo d’Orlando, intenta a consolidare il primo posto raggiunto domenica scorsa battendo e acciuffando in classifica l’Aquila Trento. Compagine blasonatissima quella ospite, che tra le sue fila annovera monumenti del basket nazionale del calibro di Gianluca Basile, 39enne ex Fortitudo Bologna, Cantù e Milano vincitore dell’Eurolega col Barcellona (quello spagnolo), Matteo Soragna (altrettante 39 primavere, ex Treviso e Biella), Sandro Nicevic (37 anni, sempre ai massimi livelli in Europa e in serie A), e dulcis in fundo il folletto ex bandiera varesina Gianmarco Pozzecco, ormai passato dal campo alla panchina. Capo d’Orlando sfrutta in avvio di match la maggiore fisicità in tutti i 5 ruoli: a Baldassarre risponde la classe cristallina di Nicevic (8-12), 3 bombe consecutive di un Archie subito in vena annichiliscono Trapani e in finale di quarto Capo d’Orlando allunga e tenta di scappare (16-24), con 12 punti già a referto per Archie e 4/6 da 3 di squadra (contro lo 0/4 dei padroni di casa). Trapani apre la seconda frazione con la difesa a zona che, mista alla “uomo”, in 4’ lascia Capo d’Orlando a secco e con 8 punti di Parker e una tripla di Baldassarre agguanta e sorpassa (27-24). Parker va in doppia cifra, Bossi e Rizzitiello inaugurano la retina dall’arco, ma Capo d’Orlando risponde colpo su colpo (35-33); con Ferrero già al 3° fallo, Lowery con due liberi e una schiacciata in transizione sbagliati si rende protagonista negativo del finale di tempo, che si chiude con due sole lunghezze di vantaggio per i granata (39-37). Trapani arriva alla pausa lunga con un misero 0/2 ai liberi e tre uomini caricati di falli, ma ben 5 triple segnate nel secondo quarto e un buon apporto della panchina (piacevole sorpresa Ianes, con già 5 rimbalzi, lasciato in panchina la scorsa domenica a Biella). Dal canto loro, dopo la prima frazione gli orlandini non trovano più i canestri da 3, ma sfruttano al meglio i tentativi dalla lunetta (7/8). Aprono la ripresa Lowery e Mays da 3, Renzi sblocca la lunetta trapanese e Baldassarre fa la voce grossa su entrambi i lati del campo (46-40). Mays resta un rebus irrisolvibile per la difesa trapanese nella terza frazione, mentre 5 punti consecutivi di Rizzitiello firmano il primo allungo granata al 25’ (51-44). Basile si fa vedere e accorcia da 3 mentre un antisportivo di Portannese su Lowery e il bonus di Capo d’Orlando permettono a Trapani di salire a +9. Con Parker e Renzi tornati in panca, gli ospiti sfruttano le difficoltà offensive e difensive dei padroni di casa e ricuciono a -7 alla terza sirena (60-53). Iniziano gli ultimi 10’ di una gara infuocata, tra le più belle viste al PalAuriga: emerge la grande personalità di Bossi che gestisce al meglio i possessi anche se con qualche errore dall’arco, ma nemmeno la buona difesa di Ianes e un ritrovato Baldassarre (colpisce da 3 e conta già 8 rimbalzi a inizio frazione) riescono a contenere Archie che accorcia il gap fino al -2. Trapani fatica a contenere i colored avversari, ma con un clamoroso show balistico dall’arco (ci pensano due bombe prima di Lowery, due di Baldassarre e poi un gioco da 4 punti di Parker) tocca la doppia cifra di vantaggio al 36’ (76-65). Questo non basta a fermare Basile, che con una delle sue triple ignoranti tiene vive le speranze a -6: quarta tripla di Baldassarre, 5 punti di Mays e schiacciata di Renzi prima che si entri nell’ultimo minuto di gioco (83-79). Ancora Basile dall’arco, risponde Baldassarre da sotto, ma l’ennesima tripla ignorante di Basile (chiuderà con 4/5 da 3) rimette in partita gli ospiti sull’87-85 a 10’’ dal termine. Pozzecco non fa in tempo a chiamare timeout e si infuria coi suoi, che non sono ancora in bonus e dopo un fallo su Lowery mandano Parker in lunetta a 2’’: il play granata capitalizza al meglio (2/2) e fa saltare il pubblico di casa, Nicevic manca la preghiera e Trapani riesce a battere la capolista (che per gli scontri diretti diventa terza in classifica) e a tenere viva la fiammella per i playoff. Per i padroni di casa, 4 uomini in doppia cifra (ma Rizzitiello 8) e ben 22 assist (9 del solo Lowery) sottolineano un’ottima prestazione corale, impreziosita da un Baldassarre formato Mvp (25 punti, 10 rimbalzi, 10/16 al tiro e 4/7 da 3), che ha letteralmente dominato la partita a suon di canestri e di rimbalzi e ha costituito il pericolo n°1 per le difese ospiti. I granata hanno soprattutto giocato con fluidità in attacco e le percentuali lo mostrano chiaramente: 62% al tiro da 2 (21/34) e un – ahimè - insolito 43% dalla lunga distanza (13/30, con ben 5 uomini a segno). Gli americani stavolta non tradiscono (Parker+Lowery 33 punti e 6/11 da 3), mentre è quasi del tutto mancato l’apporto offensivo di Ferrero, e Renzi, anche se già in doppia cifra al 20’, non s’è visto n´ nel secondo tempo n´ nel settore rimbalzi (1 solo rimbalzo in tutto il match per un giocatore del suo calibro…). Se l’Ammiraglio è ormai una sicurezza sia in quintetto sia dalla panchina (sempre a segno dall’arco da 14 turni e 48% da 3 nelle ultime 11 uscite), buone cose si sono viste dal giovane Bossi (diamogli fiducia!) e da un resuscitato Ianes (6 rimbalzi in 19’), tornato a fare il lavoro sporco tanto utile a inizio stagione. Per gli orlandini di coach Pozzecco da notare i 18+7 di un Nicevic mai domo e i numeri stellari dei due americani: Mays 29+6a e 4/9 da 3, Archie 20 e 4/6 da 3, mentre ha faticato non poco la truppa italiana (Soragna+Portannese=0 punti e 0/3 da 3), eccezion fatta per il sempreverde Basile (14 p.) che ha sciorinato una prestazione dall’arco capace di rimettere in discussione una partita già avviata verso i padroni di casa. Probabilmente una partita da incorniciare per i granata, ma resta l’amaro in bocca se si pensa alla vittoria sfuggita per un soffio a Brescia, che avrebbe ad oggi valso settimo posto in classifica e playoff a discapito di Veroli (2-0 Trapani negli scontri diretti). Ma c’è poco da recriminare: la squadra ha dimostrato di avere notevoli potenzialità che sfrutta al meglio quando vuole, anche con squadre di livello superiore (e Capo d’Orlando lo è indubbiamente), ma che non sempre riesce a mostrare, soprattutto fuori casa con squadre più alla sua portata (vedi sconfitte a Ferentino, Trieste, Napoli). Il calendario resta ostico per i granata (ci sarà Trento domenica prossima al PalAuriga che, se vince, ha matematicamente il primo posto in tasca; poi si andrà a Torino, ancora invischiata nella lotta per i migliori piazzamenti playoff) e non aiuta certo quello delle dirette concorrenti: Veroli farà visita alla cenerentola Imola e poi sarà in casa con Barcellona, Ferentino ospiterà Casale e chiuderà a Verona, Brescia avrà Torino in casa e poi sarà a Forlì (già retrocessa se perde a Trieste). Non resta allora che augurarci di chiudere la stagione in bellezza, mostrando cuore e tecnica già visti in stagione contro le grandi, ma con un occhio alle vicine in classifica per sperare ancora un po’…
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