Inserita in Sport il 18/03/2013 da Redazione
TRAPANI, LA SESTA SINFONIA ESTERNA RICONSEGNA IL PRIMATO
Così il Trapani ha riconquistato quel primato che una direzione di gara palesemente mediocre aveva sottratto. Al Brianteo di Monza gli occhi di un tifoso che continua a correre dietro ad un colore che tanto ha amato, Aristide Zucchinali (nella foto a destra), i granata hanno sofferto, hanno anche mangiato polvere ma hanno vinto e, crediamo, con merito. Non era facile affrontare la brigata gioventù di Trezze d'Adda, non è stato agevole elaborare le proprie trame su un terreno di gioco molto insidioso ma il Trapani, soprattutto dopo il pareggio dei locali, ha dimostrato di possedere gli attributi.
E se il simpatico allenatore del Tritium ha affermato che anche il pari sarebbe andato stretto ai suoi “garibaldini” ci corre l'obbligo sottolineare che il loro gol è arrivato su palla inattiva e che nel finale Docente più volte ha sfiorato il terzo gol. Probabilmente la partigianeria spinge in giudizi sempre di parte, così come quel 5,5 appioppato a Pirrone stride con la partita disputata dall'umile e prezioso centrocampista. Ma tant'è! Piuttosto che partita ha fatto Rocco D'Aiello. Non ha sbagliato un intervento, ha realizzato il suo primo gol in maglia granata scagliando la palla verso il cielo con una dedica... diciamo particolare e indirizzata a chi gli ha tolto la maglia da titolare. E poi il ritorno al gol, dopo oltre due mesi di astinenza, di Peppe Madonia. Il settimo centro consecutivo dal dischetto, dodicesimo stagionale se aggiungiamo anche i 5 tiri di Simone Basso, è stato il più importante. Fondamentale per il risultato ma anche per il neo 30enne e prossimo papà, sì perchè Madonia aveva bisogno del gol, bramava poter correre sotto la curva occupata da oltre 150 “eroici” tifosi del Trapani, urlare la sua gioia perché il buon Peppe è granata fino al midollo. Ed a proposito di tifosi desidero elogiarli per come hanno affrontato e vissuto la trasferta. Una curva costata 13.50 euro, tanto freddo e tanta acqua eppure sono rimasti lì, incitando i propri beneamini fino alla fine. Splendido l'abbraccio ideale a fine partita quando, appreso del pari imposto dal Portogruaro ai pugliesi del Lecce, la gioia è esplosa in un urlo liberatorio. E poi il rientro a Trapani. Stesso volo, stesse espressione, uguale felicità in tutti quei ragazzi, comprese le “Granatine”, che pur inzuppati e infreddoliti, grondavano gioia da tutti i pori. E, infine, la chiosa di Aristide Zucchinali. Al momento dei saluti, una pacca sulle spalle per dirmi: “Vorrei essere invitato alla festa...”. L'ho stoppato con garbo. Di questo ne parleremo a cose... fatte!
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