Inserita in Attualità il 10/09/2013 da Redazione
Trapani. Comitati contro il sindaco Damiano
A ciò si aggiunga, la sua preferenza di contestare alla stampa, la pubblicazione di disservizi e fatti oggettivi, con ciò negando l'evidenza di circostanze reali ravvisate e, di conseguenza, segnalate agli organi di stampa dagli stessi cittadini. Parliamo ad esempio della denuncia di presenza zecche in via Ammiraglio Staiti, o della deficitaria derattizzazione/deblattizzazione e scadente discerbatura della città, o delle pessime condizioni dei bagni pubblici della Villa Margherita, e ancora delle precarie condizioni igieniche cagionate da insostenibili disservizi della pulizia delle strade ecc.... In tale contesto, inoltre, il primo cittadino piuttosto che accogliere e cercare di risolvere le problematiche segnalate, preferisce dichiarare che “la cittadinanza va educata” e che “è facilmente condizionabile”. Ci venga a spiegare anche cosa intende quando dice: “diversi commercianti sono andati oltre il consentito ed il buonsenso ed è stato necessario intervenire". Piuttosto che tutelare ed incentivare l'attività economica imprenditoriale e commerciale, vero volano della città, con l'operato fino ad oggi profuso, si impongono inaccettabili ed ingiustificati aggravi, paventando profili di astratto pericolo per l'ordine pubblico, immotivati e mai positivamente riscontrati. Parli di cose concrete. Non una sola parola sulle motivazioni del ricorso al TAR. Sul punto evidenzia di “non poter star dietro ad una, due tre lamentele...” sottacendo invece che solo il ricorso al TAR è stato sottoscritto da 20 ricorrenti, e che i comitati spontanei contano circa 70 partecipanti, ma che di fatto, ad oggi, hanno sottoscritto la petizione quasi 2000 cittadini. Cogliamo l'occasione per ribadire che il primo a dover dare l'esempio dovrebbe essere proprio il Sindaco. Chiama al rispetto delle leggi, lo faccia lui per primo emanando provvedimenti conformi all'ordinamento giuridico. Il Comitato “Trapani è anche Tua” (già rappresentata da un legale), vista la recente ordinanza di accoglimento delle istanze presentate dall'associazione VIVO CIVILE di Palermo, valuterà anche l'ipotesi di intervenire in adesione al già pendente ricorso al TAR presentato dal Comitato VIVIAMO TRAPANI, al fine di promuovere un'azione risarcitoria per gli esercenti penalizzati e contravvenzionati sulla base di una Ordinanza Sindacale verosimilmente viziata nella sua forma, e quindi illegittima. Infine, i Comitati continueranno ad operare per la tutela del bene comune, per la tutela dei cittadini e per migliorare la qualità della vita della città di Trapani; a tal fine ogni provvedimento di questa amministrazione sarà passato al vetriolo e se del caso, impugnato nelle competenti sedi. Con l'auspicio che si cambi passo una volta per tutte e che si guardi ai reali interessi collettivi, affrontando le criticità del territorio, i Comitati rassegnano sempre la disponibilità ad essere coinvolti per un contemperamento più adeguato e corretto dei vari e confliggenti interessi in gioco. Stesso discorso vale anche per i consiglieri comunali eletti dai cittadini sui quali ricade la responsabilità ed il dovere di rappresentare la comunità intera".
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