Inserita in Attualità il 25/11/2013 da Redazione
I bersaglieri del 6° reggimento di Trapani tornano a casa
Con l’ulteriore partenza dei bersaglieri di Trapani, il contingente italiano dall’inizio di quest’anno si è ridotto di oltre 1000 uomini.
Durante il proprio mandato iniziato lo scorso 10 agosto, la Transition Support Unit South ha condotto 187 pattuglie di sicurezza e di ricognizione dell’area di responsabilità e numerose esercitazioni di evacuazione medica con elicotteri italiani ed americani per addestrare al soccorso sanitario i colleghi dell’esercito afghano. La complessa attività operativa di “retrograde” (ripiegamento), pianificata e condotta dal Regional Command West su base brigata meccanizzata Aosta, ha permesso di movimentare sia da Farah che da Bala Boluk verso la base di Herat, per il successivo rientro in Italia, 2.445 tonnellate di materiali distribuiti su 23 convogli per un totale di quasi 2.000 metri lineari di carico, compresi 131 mezzi mobili campali e 109 veicoli tattici.
Il generale Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West ha voluto complimentarsi con il comandante della TSU-S, colonnello Mauro Sindoni, per “lo straordinario sforzo sostenuto nella conduzione di un’articolata e vasta attività a favore della popolazione afghana, svolta sul fronte della sicurezza e della ricostruzione, che è stata sinceramente riconoscente per quanto fatto a suo favore”.
Con il Colonnello Sindoni e gli uomini del 6° bersaglieri, rientra oggi a Trapani la gloriosa Bandiera di guerra del reggimento, decorata di una croce di cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; di due medaglie d’oro al Valor Militare; di quattro medaglie di bronzo al Valor Militare e di una medaglia d’argento al Valore dell’Esercito.
Nella foto: il generale Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West e il comandante della TSU-S, colonnello Mauro Sindoni.
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