Inserita in Cultura il 05/12/2013 da Redazione
Gibellina. Al via "Orestiadi: nel segno del contemporaneo"
Si incomincerà mercoledì prossimo, alle ore 9:30, ricordando Alberto Burri, che a seguito del devastante terremoto del Belice dedicò un mausoleo alle vittime, per proseguire con un tributo al celebre poeta dialettale Ignazio Buttitta. La serata si concluderà con la vicenda umana di Vincenzo Rabito, contadino analfabeta di Chiaramonte Gulfi, autore della ormai nota autobiografia scritta con una vecchia macchina da scrivere Olivetti, la famosa "Lettera 32", di nascosto dai familiari, sfidando ogni convenzione di stile, ortografia e tecnica scrittoria. Lo scritto, ritrovato dagli eredi, è stato pubblicato da Einaudi nel 2007 col titolo “terra matta” dopo un leggero lavoro di editing, lasciando intatta la potente violenza verbale originaria dell’autore.
Gli eventi continueranno anche giovedì 12, sempre a partire dalle ore 9:30. La storia culturale e artistica di Lorenzo Reina farà da sfondo alla prima parte della serata. Poi sarà la volta del film documentario “Terra del ritorno” di Valentina Pellitteri,.
Venerdi 13, gran finale: tra i tanti momenti culturali e artistici citiamo il ritratto, ad opera di Dario Guarnieri, dei fratelli Mancuso, polistrumentisti specializzati nel recupero del canto popolare e nel riutilizzo di antichi strumenti musicali.
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