Inserita in Cultura il 10/04/2013 da Redazione
L'Istituto di Biologia Marina partner di un progetto di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Tunisia
Venerdì 12 aprile, presso l’Istituto di Biologia Marina del Consorzio Universitario, si terrà la prima riunione di coordinamento del progetto BIOVeQ (Biotechnologie marine vecteur d'innovation & qualité), che segue il seminario di lancio che s'è tenuto a Tunisi il 26 e 27 marzo scorsi. Coordinato dall’Institut National des Sciences & Technologies de la Mer di La Guolette (Tunisi), il progetto BIOVeQ è stato finanziato dal Dipartimento Programmazione della Regione Siciliana, nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Italia - Tunisia (a valere sul bando per i progetti strategici: Priorità 1 - Promozione della Ricerca e della Innovazione). Il progetto avrà durata triennale ed una dotazione economica di 1.800.000 euro.
L’obiettivo generale del progetto è l’integrazione e l'armonizzazione di processi biotecnologici, strumenti analitici e decisionali allo scopo di favorire lo sviluppo e lo sfruttamento sostenibile della pesca in Tunisia ed in Sicilia. Insomma creare una base scientifica comune che può consentire l'innovazione delle Piccole e Medie Imprese che operano nel settore della pesca e che sostenga gli enti deputati alla governance di questo importante comparto.
Il progetto prevede, infatti, la costituzione di un laboratorio transfrontaliero in rete (LT-BIOVecQ), che comprende tre centri di ricerca in Tunisia e tre in Sicilia.
Uno di questi centri verrà realizzato presso l’Istituto di Biologia Marina del Consorzio Universitario.
«Il Consorzio Universitario della Provincia di Trapani - ha dichiarato il Sen. Antonio D’Alì, Presidente del Consorzio - con la partecipazione a questo progetto conferma e rafforza il ruolo di incubatore di cultura, ricerca ed innovazione a servizio del territorio, con l’obiettivo di favorirne la sviluppo economico e sociale sostenibile e la conservazione dell’ambiente e sottolinea l’importanza data allo sviluppo di sinergie con gli altri Paesi del Mediterraneo. Per questa attività il Consorzio Universitario può contare sull’Istituto di Biologia Marina, che con la partecipazione al progetto BioVeQ conferma il proprio ruolo nel campo della ricerca e della formazione».
Presso l’Istituto di Biologia Marina verrà realizzato un incubatore di impresa finalizzato al trasferimento delle tecnologie, delle esperienze, delle competenze e dei risultati scaturiti dalla ricerca scientifica. L’incubatore avrà come scopo la promozione di start-up e spin-off di imprese sulla base dei risultati di iniziative di Ricerca e Sviluppo svolte all'interno dell’Istituto.
«Il principale obiettivo del Consorzio Universitario - ribadisce il Sen. D’alì - è quello di favorire la nascita iniziative imprenditoriali ad elevato contenuto di tecnologie avanzate e di elevata importanza strategica per la competitività del territorio transfrontaliero, promosse da giovani della Provincia di Trapani».I partner tunisini sono:
• Institut National des Sciences & Technologies de la Mer (coordinatore del progetto)
• BiotechPole Sidi Thabet
• Groupement Interprofessionnel des Produits de la Pêche
• Institution de la Recherche et de l'Enseignement Supérieur Agricoles Ministre de l'Agriculture
I partner italiani sono:
• parco Scientifico e tecnologico della Sicilia
• Consorzio Universitario della Provincia di Trapani (Istituto di Biologia Marina)
• Istituto Zooprofilattico della Sicilia
• Dip. Pesca Assessorato Sviluppo economico Regione Sicilia
Sono previsti i seguenti enti associati al progetto:
• Technopark Elgazala
• Dip Reg per le attività Sanitarie, Assessorato Sanità della Regione Sicilia
• Pôle de Compétitivité de Bizerte
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