Inserita in Politica il 17/06/2013 da Redazione
TRANCHIDA: "ERICE VUOLE IL CAMBIAMENTO, NON SI TORNA INDIETRO"
"Sono stato tacciato pubblicamente, e con preintenzionale volonta' di delegittimazione istituzionale prima ancora che politica, da autorevoli esponenti consiliari del PD:
- di "predicar bene e razzolar male", reo di aver politicamente sostenuto e dunque, a loro dire, "raccomandato" l'elezione del nuovo Collegio dei Revisori dei Conti (decaduto etempo!). Assolutamente falsa l'accusa ed in malafede occultata la realta' dei fatti.
Di tale Collegio, v'e' da dire che rispetto a 2 dei 3 professionisti componenti il nuovo Collegio eletto all'unanimita' dal Consiglio comunale (atteso l'aventino di chi si duole) uno mi e' stato financo presentato per la candidatura dal Vice Sindaco Toscano Daniela (PD) e sull'altro, e non solo con i miei occhi, abbiamo visto la "puntata" di gradimento fra i Revisori candidatesi indicata dalla Consigliera Ciaravino (PD), ben conscia della possibile convergenza sullo stesso dei voti della minoranza, così come anticipatole pochi minuti prima. Prerogativa, quella dell'opzione - rappresentanza della minoranza, si ricordera', non solo contenuta nella specifica procedura elettiva vigente ma sancita, peraltro, anche da recenti autorevoli sentenze di merito
- financo, di essere diventato "protagonista principale di una delle pagine più tristi della storia politica ericina", di essere fautore "del ritorno della stagione della "mangiatoia politica", di nascondere il volto dietro una "maschera di cera" per giustificare la contiguità della mia amministrazione con quella di Sanges".
Dagli stessi e con premeditata subdola ritorsione, sono stato anche accusato di proporre atti deliberativi illegittimi, poiche' a loro dire e in combutta con l'opposizione, manchevoli - nonostante i favorevoli pareri tecnici degli uffici e l'espressa previsione normativa, oltre che ampie e documentate dichiarazioni - di adeguata motivazione giuridica e programmatica, come nel caso della proposta per lo snellimento degli incarichi tecnico-professionali per non perdere 7 milioni di finanziamento per il Piano delle Città, espressamente sancito nel contratto con il Ministero e lo IACP.Il Presidente del Consiglio comunale, l'Assessore Catalano e i Consiglieri del Movimento per Erice che Vogliamo, ed a piu' riprese, sono stati denigrati ed offesi nella loro dignità politica, oltre che personale, direttamente e da diversi esponenti del PD e, da quest'ultimi, seppur indirettamente, ma con complice e cattivo cinismo in favore dell'opposizione. Di queste ore si aggiunga in capo al sottoscritto anche la pubblica, grave ed oltremodo oltraggiosa accusa - di fatto ricadente in capo anche agli Assessori PD, di converso quasi additati come parassiti dello stare attaccati alla poltrona - profferita da qualche noto ambizioso esponente consiliare del PD, di tenere perennemente ostaggio gli Assessori del PD con l'intento di condizionare la libera espressione di voto in aula di qualche loro rappresentante (roba da Procura della Repubblica, ed anche qui e pubblicamente per intanto mi autodenuncio) ovviamente accompagnato dal disinteressato, ma subliminale invito a fare il rimpasto (per far posto a chi?) e dunque a collaborare... Mi sembra di essere ritornato indietro e rivivere l'incubo dal ghigno analogo del (ormai fu..) Consigliere PD, tal Denaro da via Manzoni.
Or bene, al fine di mettere un punto su tutto ciò:
A) sul piano amministrativo ho disposto a verbale d'aula consiliare che il Segretario Generale trasmetta i verbali consiliari e le delibere a loro dire "incriminate" all'A.G., onnicomprensive di un verbale di Commissione consiliare (ove si celano preintenzionali le strumentalita' per tentare di bloccare la mia azione di servizio alla citta'), l'elenco degli incarichi tecnico-professionali da me assegnati in questi anni (con somme irrisorie ma per progettualita' importanti e tutte realizzate, diverse da quelle del passato, al pari rinvenute) e il contratto ministeriale per il Piano delle Citta' con la relativa tempistica operativa. Atti dai quali l'A.G. potra' desumere i termini di legittimita' e trasparenza del mio operare ma anche eventuali ipotesi di reato in danno del sottoscritto e non solo, ma sopratutto della città e degli ericini. Atti che al pari saranno pubblicati sul sito internet comunale nei giorni a venire onde consentire anche una pubblica collettiva valutazione sulle plurali professionalita' impegnate e costi correlati, al massimo quasi strozzinati in favore del Comune diversamente dal passato a cui mi si accomuna;
B) sul piano politico: ascoltato il pubblico silenzio degli Assessori di gradimento del PD - dai quali mi aspetto atti coerenti e conseguenti, anche a tutela della loro incolumità politica e integrita' morale personale nel collaborarmi - che dovrebbero invece ricordarsi di difendere gli interessi generali della città che hanno l'onore di amministrare e, nello specifico, in stretta correlazione all'adozione degli atti giuntali strumentalmente oggetto di killeraggio amico; registrate le evidenti ipocrisie e non solo pesanti contumelie, vere falsità' e volgarita' degne di autori succubi di frustrazioni e ambizioni politiche malcelate, ma anche gratuite e gravissime offese sul piano istituzionale, politico e personale, quale ritorsione al mancato e maldestro tentativo di ricondurre il mio operato, quello di alcuni miei Assessori e dei Consiglieri riconducibili a Erice che Vogliamo, ai desiderata di scadente locale politica che insieme agli ericini abbiamo in larga parte mandato a casa, non posso che trarne le conclusioni, non sfuggendo prima dalle necessarie ed ulteriori puntualizzazioni politiche.
Vero e': che ho chiesto e conseguito la fiducia degli ericini nell'ambito di una alleanza formata da 4 liste civiche che portavano il mio nome e da sola 1 del PD; che non disconosco tale compagine essere rappresentativa di ben altre e positive istanze per la comunita' ericina oltre che per qualità politica rispetto a parte del prodotto elettorale rappresentato. Altrettanto e' vero, pero', che tale fiducia in primis e con separato autonomo voto da parte dei cittadini condiziona il Sindaco nell'attuazione del programma di governo e di certo non lo rende succube degli alleati che diversamente tale programma, sia sul piano politico e ancor piu' per corrente dottrina sono onerati di rispettare.Pertanto, pur nel rispetto della persona e delle riconosciute competenze tecniche, alquanto ridicola e pilatesca si manifesta pero' sul piano politico la paternale presa di posizione odierna del locale Segretario del PD che di converso invoca il perseguimento degli obiettivi programmatici (Piano per le citta', ecc) ...di fatto messi in discussione da taluni suoi rappresentanti consiliari (sic!), diversamente auspicando l'azzeramento della Giunta (..e rinnovo la domanda: per far posto ed al posto di chi e per raggiungere quali obiettivi?) e "gratuitamente" in maniera assolutamente ipocrita e contraddittoria rilanciando le ragioni nobili dello stare in "maggioranza" con gli stessi soggetti istituzionali e politici prima denigrati, offesi e derisi da alcuni dei suoi accoliti e non censurati pubblicamente. Vero e' che ho chiesto la tessera del PD, che ad oggi non mi e' stata ancora data per problemi organizzativi, ed in coerenza l'ho fatto anche invitando altri, ma per far vincere le ragioni vere del PD dei cittadini delusi dalla casta politica e sostenere, dunque, la crescita di un partito diverso e migliore, come legittimamente si aspettano i suoi elettori, non di certo per condividere e diventare complice di un degradimento provocato da parte della sua classe dirigente locale e non.Mi dispiace, ma nonostante la rinnovata pasienza di quest'ultimo anno non ho intenzione di continuare a fare da balia ad alcuni locali rappresentanti, men che meno a porgere e per l'ennesima volta l'altra guancia, tanto meno a prestarmi a simili farse, degne della peggior cultura politico trasformistica siciliana. L'attuale gruppo dirigente del PD ericino manifesti pubblicamente le sue scuse alla Città ed ai suoi legittimati rappresentanti ingiustamente offesi e denigrati, faccia ammenda in coerenza di ciò, non solo cambiando atteggiamento e ruoli politici anche per l'interlocuzione con la maggioranza e il sottoscritto, al pari garantendo seria e corretta coerenza consiliare sugli atti programmatico-amministrativi del Sindaco e della Giunta che continua invece di fatto a sfiduciare, minandone l'attuazione del programma di governo.Diversamente, pur in maggioranza nella Città, dal 21 pv. e con maggiore piena luce, memore della trascorsa legislatura, provero' a governare in condizione di minoranza consiliare, conscio comunque che davanti ad una oggettiva impossibilita' attuativa del progetto di governo voluto dagli ericini, agli stessi tornerò a rivolgermi od a proporre progetti politico-amministrativi alternativi a tale inaccettabile ed inqualificabile andazzo politico, rispetto al quale, seppur incolpevolmente, avverto il dovere di chiedere scusa agli ericini e ai nostri elettori tutti per non esser stato sufficientemente prudente nel favorire e sostenere talune scelte politiche"
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