Inserita in Politica il 03/12/2013 da Redazione
Valderice. La beffa sull'IMU
“Nell’ultimo Consiglio Comunale – ha dichiarato Martinico –, dove era in trattazione il punto sull’agevolazione IMU, si è consumata la farsa di un Consigliere Comunale di maggioranza che chiede il ritiro della proposta di delibera, motivandolo con il rinvio delle agevolazioni negli anni futuri. Una bella doppia farsa, prima perché l’IMU sulla prima casa di fatto è stata abolita e l'agevolazione era prevista per questa seconda rata di Dicembre 2013, e poi perché alcuni Consiglieri del PD, Francesca Marano, Rosa Simonte, Alberto Di Gregorio, Leonarda Asta e Andrea Rozzisi, il 14 novembre avevano presentato una richiesta di convocazione del Consiglio Comunale con all’ordine del giorno proprio le agevolazioni IMU. Ma gli stessi Consiglieri, dopo aver lanciato il sassolino pensando di assumersi la paternità della mia iniziativa, ossia di chiedere al Sindaco di predisporre l’atto amministrativo per estendere l’agevolazione IMU ai figli che si trovano a vivere in casa di proprietà dei genitori e viceversa, hanno ritirato la mano, forse perché bacchettati dallo stato maggiore del PD. L’anno scorso, quando la precedente Amministrazione Iovino propose l’aumento IMU, il PD si prese gioco della collettività di Valderice: delibera alla mano, da un lato consentì all’amministrazione Iovino di aumentare l’IMU con l’assenza di ben sette suoi consiglieri comunali; dall’altro lato, dopo qualche giorno, riempì Valderice di manifesti con scritto ‘Vergogna, l’Amministrazione Iovino ha aumentato al massimo l'IMU ai Valdericini’. Non ci sorprendiamo. È il loro costume, come non ci sorprendiamo del clima omertoso che aleggia intorno al palazzo comunale, dove non si rispettano regolamenti, il bilancio di previsione non è stato ancora approvato, non rispondono a diverse interrogazioni dei consiglieri di opposizione e la cui presenza viene tollerata con fastidio malcelato.
Noi continueremo a fare il nostro dovere – ha concluso Martinico –, con impegno e serietà nell’interesse della nostra comunità. Non appenderemo i manifesti come hanno fatto loro nei precedenti anni, gridando vergogna: offenderemmo il buon senso e l’intelligenza dei nostri concittadini che con il tempo capiranno che al peggio non c’è mai fine”.
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