Inserita in Politica il 31/01/2014 da Redazione
Trapani e la situazione politica. La senatrice Orrù dice la sua
«Questo incipit - continua la senatrice - è fondamentale per descrivere la profonda litigiosità interna e la totale confusione che caratterizza dal primo giorno questa Amministrazione e la maggioranza che la sostiene a questo si deve unire l’assenza di capacità di programmazione sulle cose da fare, l’incapacità di comunicazione con i cittadini sui problemi e sulle necessità degli stessi
Abbiamo assistito tutti ai fatti delle ultime settimane, alle violente contestazioni pubbliche dei trapanesi legate alle scelte fiscali effettuate dal Sindaco. I trapanesi notoriamente sono cittadini pazienti e dotati di un forte spirito di sopportazione ma adesso non perdono occasione per dimostrare che non gradiscono questo Sindaco ed i suoi sostenitori, opinione che ormai difficilmente si potrà modificare.
In questo contesto pervengono pressanti richieste, da parte del Sindaco e dei suoi “pontieri”, affinché il PD entri a far parte della maggioranza a sostegno dell’Amministrazione, con la stessa formula delle “larghe intese” con la quale è nato il Governo Nazionale. Non ultima la notizia divulgata da alcuni organi di stampa nei giorni scorsi e mai smentita dai diretti interessati, che darebbe l’architetto Mario Buscaino tra i potenziali assessori del Sindaco Damiano.
In tutta onestà, facendo anche un grande sforzo di immaginazione, non riesco a trovare un solo motivo perché il PD possa fare un simile passo, anzi, ritengo proprio che sarebbe un puro atto di follia politica, piuttosto bisogna marcare le distanze da una Amministrazione che, sotto ogni punto di vista, ha dimostrato di essere totalmente inadeguata per la gestione della città che vive un terribile grado di difficoltà.
Questa Amministrazione non ha una propria “essenza politica”, ma “splende” di luce riflessa e nulla può accomunare il PD a questa destra. Il Sindaco, piuttosto, dovrebbe finalmente spiegare cosa vuole fare concretamente, quali programmi intende attuare, motivare alcune scelte pesanti effettuate a danno dei cittadini e le reali condizioni del Comune, misurandosi su fatti concreti, in questo caso il PD potrebbe valutare caso per caso le soluzioni da intraprendere nell’interesse dei cittadini.
Il Sindaco di Trapani piuttosto che parlare ed occuparsi dei fatti che riguardano il PD di Trapani e di improbabili alleanze con soggetti inappropriati che parlano ed agiscono esclusivamente a titolo personale, farebbe bene a discutere di politica “alla luce del sole” con i legittimi rappresentanti del partito insieme agli eletti nelle istituzioni.
Alcuni, anche dentro il PD, non hanno ancora compreso che molte cose sono cambiate e continueranno a cambiare in futuro, che Trapani non è più disponibile ad essere merce di scambio per favorire accordi e che le scelte da farsi sono esclusivo appannaggio dei Trapanesi che non intendono più delegare nessuno. Spero che, almeno di questo, il Sindaco Damiano voglia prenderne atto».
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